Per competere in un mercato globale sempre più concorrenziale i produttori di vino devono rispettare standard qualitativi elevati. L’uso di ceppi di lievito selezionati (starter) della specie Saccharomyces cerevisiae o, meno frequentemente, della specie Saccharomyces bayanus, è diventata una pratica comune in enologia, per assicurare rapide e sicure fermentazioni, tuttavia questo obiettivo non sempre viene raggiunto. In questo lavoro sono state monitorate alcune vinificazioni industriali in bianco, nelle quali la cinetica iniziale aveva fatto presagire un inoculo inefficace dello starter. La composizione della popolazione di saccaromiceti è stata analizzata applicando metodi di tipizzazione molecolare basati su PCR (analisi di ITS-RFLP, del profilo DNA microsatellite e del profilo interdelta). Per l’analisi DNA-microsatellite sono state ottimizzate due multiplex-PCR che consentono l’amplificazione di 8 diversi loci aumentando il potere di risoluzione della tecnica. Dal punto di vista metodologico la ricerca ha fatto emergere che i metodi basati su PCR rappresentano un valido strumento per definire e monitorare la fermentazione alcolica in termini di popolazione dominante prima della sua conclusione, consentendo di intervenire per gestire al meglio il processo. In una vasca è stata osservata la co-dominanza dello starter S. cerevisiae con S. bayanus. In altre due vasche, è stata individuata la co-presenza fino a sei differenti ceppi di S. cerevisiae.
Conosci l’attore principale della fermentazione? Dominanza e co-dominanza di ceppi di lievito in fermentazioni industriali
DEL CASALE, Antonio;FELIS, Giovanna;GATTO, Veronica;TORRIANI, Sandra;FRACCHETTI, Fabio
2013-01-01
Abstract
Per competere in un mercato globale sempre più concorrenziale i produttori di vino devono rispettare standard qualitativi elevati. L’uso di ceppi di lievito selezionati (starter) della specie Saccharomyces cerevisiae o, meno frequentemente, della specie Saccharomyces bayanus, è diventata una pratica comune in enologia, per assicurare rapide e sicure fermentazioni, tuttavia questo obiettivo non sempre viene raggiunto. In questo lavoro sono state monitorate alcune vinificazioni industriali in bianco, nelle quali la cinetica iniziale aveva fatto presagire un inoculo inefficace dello starter. La composizione della popolazione di saccaromiceti è stata analizzata applicando metodi di tipizzazione molecolare basati su PCR (analisi di ITS-RFLP, del profilo DNA microsatellite e del profilo interdelta). Per l’analisi DNA-microsatellite sono state ottimizzate due multiplex-PCR che consentono l’amplificazione di 8 diversi loci aumentando il potere di risoluzione della tecnica. Dal punto di vista metodologico la ricerca ha fatto emergere che i metodi basati su PCR rappresentano un valido strumento per definire e monitorare la fermentazione alcolica in termini di popolazione dominante prima della sua conclusione, consentendo di intervenire per gestire al meglio il processo. In una vasca è stata osservata la co-dominanza dello starter S. cerevisiae con S. bayanus. In altre due vasche, è stata individuata la co-presenza fino a sei differenti ceppi di S. cerevisiae.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.