Il successo dell'approccio alla sicurezza centrato sul clima in contesti lavorativi si è sviluppato soprattutto dopo gli anni '90 ed è giustificato dai risultati degli studi che evidenziano come il Clima di sicurezza (CS) sia un predittore robusto di outcome di sicurezza (Christian, Bradley, Wallace and Burke, 2009). Nonostante ciò, gli studi meta-analitici e le rassegne realizzati sul clima di sicurezza evidenziano come ci siano ancora delle questioni aperte (Zohar, 2010) legate, ad esempio, alla struttura fattoriale del costrutto. Il principale obiettivo di questo lavoro è stato quello di dare un contributo per la risoluzione di queste questioni. Dopo una approfondita analisi della letteratura si sono tenuti in particolare considerazione i lavori di Melià, Zohar e di Griffin e Neal. Nella costruzione del questionario, composto di 3 scale (CS organizzativo, CS relativo al supervisore e Cs relativo ai colleghi di lavoro), si è fatta particolare attenzione ad aspetti quali ad esempio la selezione di item che fossero effettivamente riferiti al clima di sicurezza e l'identificazione della struttura fattoriale e delle specifiche dimensioni del costrutto in esame. Un altro obiettivo è stato quello di costruire uno strumento di facile utilizzo per i lavoratori con mansioni legate alla produzione nello specifico settore metalmeccanico. Questo lavoro fa parte di una ricerca che l'equipe di lavoro dell'Università di Verona sta portando avanti nel Veneto in collaborazione con l'INAIL e le organizzazioni sindacali presenti sul territorio. I dati sono stati raccolti a livello individuale coinvolgendo 1617 operai appartenenti a 8 aziende metalmeccaniche. Per le analisi si è provveduto a dividere il campione in una parte di calibrazione e una di validazione. Sono state effettuate analisi fattoriali confermative sia sulla matrice delle covarianze totale sia considerando congiuntamente le due matrici di covarianze within-group e between-group (Analisi Fattoriale Confermativa Mulitlivello). I risultati delle analisi hanno evidenziato la bontà dello strumento utilizzato e la sua buona capacità predittiva.
Il clima di sicurezza come "leading indicator" per la prevenzione degli infortuni. Una sperimentazione nel settore metalmeccanico.
BRONDINO, MARGHERITA;PASINI, Margherita
2010-01-01
Abstract
Il successo dell'approccio alla sicurezza centrato sul clima in contesti lavorativi si è sviluppato soprattutto dopo gli anni '90 ed è giustificato dai risultati degli studi che evidenziano come il Clima di sicurezza (CS) sia un predittore robusto di outcome di sicurezza (Christian, Bradley, Wallace and Burke, 2009). Nonostante ciò, gli studi meta-analitici e le rassegne realizzati sul clima di sicurezza evidenziano come ci siano ancora delle questioni aperte (Zohar, 2010) legate, ad esempio, alla struttura fattoriale del costrutto. Il principale obiettivo di questo lavoro è stato quello di dare un contributo per la risoluzione di queste questioni. Dopo una approfondita analisi della letteratura si sono tenuti in particolare considerazione i lavori di Melià, Zohar e di Griffin e Neal. Nella costruzione del questionario, composto di 3 scale (CS organizzativo, CS relativo al supervisore e Cs relativo ai colleghi di lavoro), si è fatta particolare attenzione ad aspetti quali ad esempio la selezione di item che fossero effettivamente riferiti al clima di sicurezza e l'identificazione della struttura fattoriale e delle specifiche dimensioni del costrutto in esame. Un altro obiettivo è stato quello di costruire uno strumento di facile utilizzo per i lavoratori con mansioni legate alla produzione nello specifico settore metalmeccanico. Questo lavoro fa parte di una ricerca che l'equipe di lavoro dell'Università di Verona sta portando avanti nel Veneto in collaborazione con l'INAIL e le organizzazioni sindacali presenti sul territorio. I dati sono stati raccolti a livello individuale coinvolgendo 1617 operai appartenenti a 8 aziende metalmeccaniche. Per le analisi si è provveduto a dividere il campione in una parte di calibrazione e una di validazione. Sono state effettuate analisi fattoriali confermative sia sulla matrice delle covarianze totale sia considerando congiuntamente le due matrici di covarianze within-group e between-group (Analisi Fattoriale Confermativa Mulitlivello). I risultati delle analisi hanno evidenziato la bontà dello strumento utilizzato e la sua buona capacità predittiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.