Linguaggio e musica sono spesso confrontati per le caratteristiche che condividono, tra cui in particolare i parametri prosodici e melodici (Besson and Schön, 2001). Recenti studi hanno evidenziato che la discriminazione di sottili variazioni nell’altezza tonale (F0) risulta più accurata in lingua materna rispetto ad una lingua straniera (Colombo et al., 2010). Parlanti di lingue tonali, come il cinese mandarino, mostrano una maggiore sensibilità per le variazioni di F0 che caratterizzano le parole monosillabiche, rispetto a parlanti di lingue non tonali (Bent et al., 2006). Inoltre, è stato verificato che il training musicale agevola la discriminazione di sottili variazioni di pitch non solo in musica, ma anche nel linguaggio, in lingua madre (Schön et al., 2004) e in lingue non familiari (Marques et al, 2006). Lo scopo di questa ricerca è stato di verificare se l’abilità dei parlanti cinesi nel discriminare variazioni di F0 nel linguaggio potesse essere estesa alla percezione musicale. Dodici soggetti cinesi mandarini e 12 italiani, tutti non musicisti, sono stati testati in due compiti. Un compito consisteva nell'identificare sillabe con toni cinesi, per verificare la maggiore sensibilità degli ascoltatori mandarini su stimoli familiari per l’intonazione (Bent et al. 2006). L'altro compito richiedeva l'identificazione della direzione di variazioni di F0 in toni musicali (Stalinski et al.,2008) e in sillabe prodotte con un contorno intonativo equivalente al tono alto stabile (high tone). Tutti i compiti hanno verificato un'accuratezza superiore negli ascoltatori di lingua madre tonale. Il vantaggio riscontrato è particolarmente evidente nella discriminazione di toni musicali. I risultati di questo studio suggeriscono che l'addestramento di parlanti di lingue tonali all'identificazione di variazioni tonali in lingua madre incrementa la loro sensibilità a variazioni melodiche e prosodiche.
Effetto della sensibilità alle variazioni tonali cinesi sulle variazioni tonali in musica.
BOUREUX, Magali Brigitte Yvette Antoinette;
2010-01-01
Abstract
Linguaggio e musica sono spesso confrontati per le caratteristiche che condividono, tra cui in particolare i parametri prosodici e melodici (Besson and Schön, 2001). Recenti studi hanno evidenziato che la discriminazione di sottili variazioni nell’altezza tonale (F0) risulta più accurata in lingua materna rispetto ad una lingua straniera (Colombo et al., 2010). Parlanti di lingue tonali, come il cinese mandarino, mostrano una maggiore sensibilità per le variazioni di F0 che caratterizzano le parole monosillabiche, rispetto a parlanti di lingue non tonali (Bent et al., 2006). Inoltre, è stato verificato che il training musicale agevola la discriminazione di sottili variazioni di pitch non solo in musica, ma anche nel linguaggio, in lingua madre (Schön et al., 2004) e in lingue non familiari (Marques et al, 2006). Lo scopo di questa ricerca è stato di verificare se l’abilità dei parlanti cinesi nel discriminare variazioni di F0 nel linguaggio potesse essere estesa alla percezione musicale. Dodici soggetti cinesi mandarini e 12 italiani, tutti non musicisti, sono stati testati in due compiti. Un compito consisteva nell'identificare sillabe con toni cinesi, per verificare la maggiore sensibilità degli ascoltatori mandarini su stimoli familiari per l’intonazione (Bent et al. 2006). L'altro compito richiedeva l'identificazione della direzione di variazioni di F0 in toni musicali (Stalinski et al.,2008) e in sillabe prodotte con un contorno intonativo equivalente al tono alto stabile (high tone). Tutti i compiti hanno verificato un'accuratezza superiore negli ascoltatori di lingua madre tonale. Il vantaggio riscontrato è particolarmente evidente nella discriminazione di toni musicali. I risultati di questo studio suggeriscono che l'addestramento di parlanti di lingue tonali all'identificazione di variazioni tonali in lingua madre incrementa la loro sensibilità a variazioni melodiche e prosodiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.