È stato rilevato che le persone disoccupate sono soggette ad un benessere fisico e psichico minore rispetto agli occupati (McKee-Ryan, Song, Wanberg e Kinicki, 2005) e ad una diminuzione della soddisfazione di vita e del sentimento di felicità (Clark e Oswald, 1994; Winkelmann e Winkelmann, 1988; Böckerman e Ilmakunnas, 2006). Una strategia di coping molto studiata nell’ambito delle ricerche sulla job loss è quella che riguarda i Job Searching Behaviours (JSB), ovvero i comportamenti di ricerca del lavoro che un individuo mette in atto al fine di trovare un’occupazione (Blau, 1993, 1994; Bretz, Boudreau e Judge, 1994). La presente ricerca è un tentativo di applicare alla ricerca sui JSB la prospettiva teorica del Positive Organizational Behaviour (POB): la Social Cognitive Theory di Bandura (1977, 1997, 2001) e la Social Determination Theory di Deci e Ryan (1985, 2000), infatti, forniscono un modello integrato per la comprensione dei comportamenti di ricerca attiva di un impiego (JSB) che permette di evidenziare le variabili critiche riferite alla popolazione delle persone disoccupate. Lo strumento d’indagine è un questionario di 71 item: la scala di misurazione della Job Search Self-efficacy (JSSE; Van Hooft, Born, Taris, Van der Flier e Blonk, 2005); il Self-Regulation Questionnaire - Job Searching (SRQ-JS; Vansteenkiste, Lens, De Witte e Deci, 2004); la Job Search Behaviour Scale (Blau, 1994; Wanberg, Hough e Song, 2002; Pace, Lo Presti e Sprini, 2007); i Job Search Outcomes (JSO; Brasher e Chen, 1999); il Life Orientation Test (Scheier e Carver, 1985; Scheirer, Carver e Bridges, 1994); la Satisfaction With Life Scale (Diener, Emmons, Larsen e Griffin, 1985; Diener, 2000). La somministrazione dei questionari è avvenuta presso Centri per l’Impiego della Regione Friuli Venezia Giulia grazie al supporto dell’Agenzia Regionale del Lavoro. Il numero di casi validi raccolti è di 258. L’analisi della regressione multipla con il metodo stepwise ha evidenziato che la JSSE (β = 0,34, p < 0,01) e la motivazione autonoma (β = 0,14, p < 0,05) predicono positivamente i JSB. La JSSE influenza sia la soddisfazione che l’ottimismo (β = 0,15, p < 0,05 e β = 0,34, p < 0,01); anche la motivazione autonoma (β = 0,24, p < 0,05 e 0,18 , p < 0,05) predice positivamente queste due variabili mentre la regolazione introiettata le predice negativamente (β = -0,32, p < 0,01 e β = -0,21, p < 0,01). Due sono i risultati importanti: la relazione tra JSB e JSO (maggiore è la ricerca del lavoro e la sua intensità, maggiori sono le possibilità di effettuare colloqui di lavoro); e tra JSSE e JSB (maggiore è l’autoefficacia percepita nella ricerca del lavoro maggiori sono i comportamenti di ricerca del lavoro effettivamente attuati). L’analisi dei cluster (Vansteenkiste, Sierens, Soenens, Luyckx, Lens, 2009) ha evidenziato, infine, 4 profili motivazionali dei disoccupati. In conclusione gli interventi rivolti al sostegno dei disoccupati dovrebbero contenere due tipi di azioni: il primo finalizzato a migliorare le capacità di ricercare nuove opportunità occupazionali (JSB e JSSE), mentre il secondo tipo finalizzato a migliorare le capacità di fronteggiamento dell’impatto emotivo sulla perdita del lavoro. Vansteenkiste, M., Lens, W., De Witte, H., Deci, E. L. (2004). The “why” and “why not” of job search behaviour: their relation to searching, unemployment experience and well-being. European Journal of Social Psychology, 34, 345-363. Van Hooft, E. A. J., Born, M. Ph., Taris, T. W., Van der Flier, H., Blonk, R. W. B. (2005). Bridging the gap between intentions and behavior: implementation intentions, action control and procrastination. Journal of Vocational Behavior, 66, 238-256.
I comportamenti diretti alla ricerca del lavoro nella prospettiva teorica del “positive organizational behaviour”
BORTOLOSSI, LAURA;PASINI, Margherita
2010-01-01
Abstract
È stato rilevato che le persone disoccupate sono soggette ad un benessere fisico e psichico minore rispetto agli occupati (McKee-Ryan, Song, Wanberg e Kinicki, 2005) e ad una diminuzione della soddisfazione di vita e del sentimento di felicità (Clark e Oswald, 1994; Winkelmann e Winkelmann, 1988; Böckerman e Ilmakunnas, 2006). Una strategia di coping molto studiata nell’ambito delle ricerche sulla job loss è quella che riguarda i Job Searching Behaviours (JSB), ovvero i comportamenti di ricerca del lavoro che un individuo mette in atto al fine di trovare un’occupazione (Blau, 1993, 1994; Bretz, Boudreau e Judge, 1994). La presente ricerca è un tentativo di applicare alla ricerca sui JSB la prospettiva teorica del Positive Organizational Behaviour (POB): la Social Cognitive Theory di Bandura (1977, 1997, 2001) e la Social Determination Theory di Deci e Ryan (1985, 2000), infatti, forniscono un modello integrato per la comprensione dei comportamenti di ricerca attiva di un impiego (JSB) che permette di evidenziare le variabili critiche riferite alla popolazione delle persone disoccupate. Lo strumento d’indagine è un questionario di 71 item: la scala di misurazione della Job Search Self-efficacy (JSSE; Van Hooft, Born, Taris, Van der Flier e Blonk, 2005); il Self-Regulation Questionnaire - Job Searching (SRQ-JS; Vansteenkiste, Lens, De Witte e Deci, 2004); la Job Search Behaviour Scale (Blau, 1994; Wanberg, Hough e Song, 2002; Pace, Lo Presti e Sprini, 2007); i Job Search Outcomes (JSO; Brasher e Chen, 1999); il Life Orientation Test (Scheier e Carver, 1985; Scheirer, Carver e Bridges, 1994); la Satisfaction With Life Scale (Diener, Emmons, Larsen e Griffin, 1985; Diener, 2000). La somministrazione dei questionari è avvenuta presso Centri per l’Impiego della Regione Friuli Venezia Giulia grazie al supporto dell’Agenzia Regionale del Lavoro. Il numero di casi validi raccolti è di 258. L’analisi della regressione multipla con il metodo stepwise ha evidenziato che la JSSE (β = 0,34, p < 0,01) e la motivazione autonoma (β = 0,14, p < 0,05) predicono positivamente i JSB. La JSSE influenza sia la soddisfazione che l’ottimismo (β = 0,15, p < 0,05 e β = 0,34, p < 0,01); anche la motivazione autonoma (β = 0,24, p < 0,05 e 0,18 , p < 0,05) predice positivamente queste due variabili mentre la regolazione introiettata le predice negativamente (β = -0,32, p < 0,01 e β = -0,21, p < 0,01). Due sono i risultati importanti: la relazione tra JSB e JSO (maggiore è la ricerca del lavoro e la sua intensità, maggiori sono le possibilità di effettuare colloqui di lavoro); e tra JSSE e JSB (maggiore è l’autoefficacia percepita nella ricerca del lavoro maggiori sono i comportamenti di ricerca del lavoro effettivamente attuati). L’analisi dei cluster (Vansteenkiste, Sierens, Soenens, Luyckx, Lens, 2009) ha evidenziato, infine, 4 profili motivazionali dei disoccupati. In conclusione gli interventi rivolti al sostegno dei disoccupati dovrebbero contenere due tipi di azioni: il primo finalizzato a migliorare le capacità di ricercare nuove opportunità occupazionali (JSB e JSSE), mentre il secondo tipo finalizzato a migliorare le capacità di fronteggiamento dell’impatto emotivo sulla perdita del lavoro. Vansteenkiste, M., Lens, W., De Witte, H., Deci, E. L. (2004). The “why” and “why not” of job search behaviour: their relation to searching, unemployment experience and well-being. European Journal of Social Psychology, 34, 345-363. Van Hooft, E. A. J., Born, M. Ph., Taris, T. W., Van der Flier, H., Blonk, R. W. B. (2005). Bridging the gap between intentions and behavior: implementation intentions, action control and procrastination. Journal of Vocational Behavior, 66, 238-256.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.