OBIETTIVI: a) Valutare il grado di conoscenza degli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie di alcune università italiane circa la prevenzione delle Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA). b) Individuare le eventuali aree di maggiore criticità. MATERIALI: Lo studio ha previsto la somministrazione di un questionario, articolato in 6 domande a scelta multipla articolare in 25 risposte, atte a valutare il livello di conoscenza su 3 aree tematiche: precauzioni standard (PS), igiene delle mani (IM) ed infezioni nosocomiali (IN). Il questionario è stato somministrato in aula alla fine di una lezione agli studenti del III anno del CDL di Scienze Infermieristiche (SI) e del V-VI anno del CDL di Medicina (M). E’ stato considerato accettabile un punteggio medio per domanda ?7. E’ stata effettuata un’analisi descrittiva preliminare, escludendo 140 delle 879 schede raccolte (15,9%) per incompletezza delle risposte. RIASSUNTO: Sono state analizzate 739 schede, 323 (43,7%) compilate da studenti di M e 416 (56,3%) di SI. Il punteggio medio complessivo delle domande (± DS) è stato accettabile e pari a 0,74 ±0,44. Le tre aree tematiche esaminate hanno riportato punteggi medi per domanda pari a 0,87 ±0,34 (PS), 0,62 ±0,49 (IM) e 0,62 ±0,49 (IN). Sette delle 25 risposte (28%) hanno ottenuto un punteggio inferiore a quello medio (0,74). Gli ambiti più ignorati sono stati: (a) il ruolo dell’ambiente sul rischio di ICPA (0,38±0,48) e l’uso di soluzioni alcooliche in sostituzione del lavaggio antisettico (0,37±0,48) o chirurgico (0,14±0,35) delle mani. CONCLUSIONI: Sebbene si tratti di un’analisi preliminare, i risultati ottenuti evidenziano alcuni punti di debolezza dei percorsi formativi in merito alla prevenzione delle ICPA. Le precauzioni standard sono state correttamente acquisite, mentre misure di documentata efficacia - come l’igiene delle mani - evidenziano lacune conoscitive ancora da colmare. Un approfondimento dell’analisi dei dati consentirà di evidenziare ulteriori ambiti di riflessione.
Indagine GISIO sulla conoscenza degli studenti dei CDL delle professioni sanitarie a proposito delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA). Risultati preliminari
TARDIVO, Stefano;
2009-01-01
Abstract
OBIETTIVI: a) Valutare il grado di conoscenza degli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie di alcune università italiane circa la prevenzione delle Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA). b) Individuare le eventuali aree di maggiore criticità. MATERIALI: Lo studio ha previsto la somministrazione di un questionario, articolato in 6 domande a scelta multipla articolare in 25 risposte, atte a valutare il livello di conoscenza su 3 aree tematiche: precauzioni standard (PS), igiene delle mani (IM) ed infezioni nosocomiali (IN). Il questionario è stato somministrato in aula alla fine di una lezione agli studenti del III anno del CDL di Scienze Infermieristiche (SI) e del V-VI anno del CDL di Medicina (M). E’ stato considerato accettabile un punteggio medio per domanda ?7. E’ stata effettuata un’analisi descrittiva preliminare, escludendo 140 delle 879 schede raccolte (15,9%) per incompletezza delle risposte. RIASSUNTO: Sono state analizzate 739 schede, 323 (43,7%) compilate da studenti di M e 416 (56,3%) di SI. Il punteggio medio complessivo delle domande (± DS) è stato accettabile e pari a 0,74 ±0,44. Le tre aree tematiche esaminate hanno riportato punteggi medi per domanda pari a 0,87 ±0,34 (PS), 0,62 ±0,49 (IM) e 0,62 ±0,49 (IN). Sette delle 25 risposte (28%) hanno ottenuto un punteggio inferiore a quello medio (0,74). Gli ambiti più ignorati sono stati: (a) il ruolo dell’ambiente sul rischio di ICPA (0,38±0,48) e l’uso di soluzioni alcooliche in sostituzione del lavaggio antisettico (0,37±0,48) o chirurgico (0,14±0,35) delle mani. CONCLUSIONI: Sebbene si tratti di un’analisi preliminare, i risultati ottenuti evidenziano alcuni punti di debolezza dei percorsi formativi in merito alla prevenzione delle ICPA. Le precauzioni standard sono state correttamente acquisite, mentre misure di documentata efficacia - come l’igiene delle mani - evidenziano lacune conoscitive ancora da colmare. Un approfondimento dell’analisi dei dati consentirà di evidenziare ulteriori ambiti di riflessione.
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