INTRODUZIONE: Grazie all’uso dei “Pollen trap” si è sviluppata in Italia, in questi ultimi anni, una rete di monitoraggio che ha permesso di compilare dei calendari pollinici. La loro conoscenza consente, in base al periodo di fioritura dei vari pollini e alle loro concentrazioni, di correlare la positività dei tests allergologici con la sintomatologia clinica. Permettono inoltre l’identificazione e il monitoraggio dei livelli pollinici di piante o di erbe allergeniche, non autoctone, che possono divenire un nuovo agente sensibilizzante. OBIETTIVO: Valutare i dati retrospettivi dal 2001 al 2006 dei livelli di Ambrosia; pianta originaria del Nord America che appartiene alla famiglia delle Compositae, distinta dalle piante autoctone per la forma trilobata con esìna chinata, presente in Italia soprattutto in Brianza, dove è responsabile dell’insorgenza nel periodo di agosto-settembre di molti casi di oculorinite ed asma. MATERIALI E METODI: il campionamento dell’aerosol biologico viene effettuato utilizzando il VPPS 2000 Lanzoni mediante impatto per depressione dell’aria aspirata su un nastro adesivo trasparente posto su tamburo mosso ad orologeria che viene rimosso ogni settimana. La lettura dei vetrini per campi longitudinali consente la conta pollinica nei diversi giorni trascorsi. RIASSUNTO DEI RISULTATI: La concentrazione media di polline di Ambrosia nel periodo luglio-ottobre è stata di 1,14 +-0,52 pollini/ m3 negli anni 2000-03 e di 2,62 +-0,43 negli anni 2004-06 (p=0,010). Nell’ultimo triennio, rispetto al precedente, settembre è risultato il mese in cui la fioritura di Ambrosia è risultata essere significativamente più elevata (p<0,003). CONCLUSIONI: I nostri dati evidenziano negli ultimi anni un incremento significativo, anche se ancora con bassi livelli, di polline di Ambrosia e suggeriscono la necessità del suo monitoraggio in considerazione della elevata allergenicità.
Ambrosia: un polline emergente?
NICOLIS, Morena;SEMBENI, Silvia;POLI, Albino;TARDIVO, Stefano;MANTOVANI, William;Olivieri, Mario;ROMANO, Gabriele
2007-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: Grazie all’uso dei “Pollen trap” si è sviluppata in Italia, in questi ultimi anni, una rete di monitoraggio che ha permesso di compilare dei calendari pollinici. La loro conoscenza consente, in base al periodo di fioritura dei vari pollini e alle loro concentrazioni, di correlare la positività dei tests allergologici con la sintomatologia clinica. Permettono inoltre l’identificazione e il monitoraggio dei livelli pollinici di piante o di erbe allergeniche, non autoctone, che possono divenire un nuovo agente sensibilizzante. OBIETTIVO: Valutare i dati retrospettivi dal 2001 al 2006 dei livelli di Ambrosia; pianta originaria del Nord America che appartiene alla famiglia delle Compositae, distinta dalle piante autoctone per la forma trilobata con esìna chinata, presente in Italia soprattutto in Brianza, dove è responsabile dell’insorgenza nel periodo di agosto-settembre di molti casi di oculorinite ed asma. MATERIALI E METODI: il campionamento dell’aerosol biologico viene effettuato utilizzando il VPPS 2000 Lanzoni mediante impatto per depressione dell’aria aspirata su un nastro adesivo trasparente posto su tamburo mosso ad orologeria che viene rimosso ogni settimana. La lettura dei vetrini per campi longitudinali consente la conta pollinica nei diversi giorni trascorsi. RIASSUNTO DEI RISULTATI: La concentrazione media di polline di Ambrosia nel periodo luglio-ottobre è stata di 1,14 +-0,52 pollini/ m3 negli anni 2000-03 e di 2,62 +-0,43 negli anni 2004-06 (p=0,010). Nell’ultimo triennio, rispetto al precedente, settembre è risultato il mese in cui la fioritura di Ambrosia è risultata essere significativamente più elevata (p<0,003). CONCLUSIONI: I nostri dati evidenziano negli ultimi anni un incremento significativo, anche se ancora con bassi livelli, di polline di Ambrosia e suggeriscono la necessità del suo monitoraggio in considerazione della elevata allergenicità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.