Introduzione I risultati sull’impatto dell’uso di dispositivi digitali con un adulto sulle abilità linguistiche in età prescolare sono contrastanti, mentre è noto il ruolo positivo di attività adulto-bambino tradizionali, come la lettura, e motorie. Tuttavia, è poco esplorato il contributo congiunto di diverse tipologie di attività sullo sviluppo linguistico. Questo studio indaga la relazione tra la comprensione linguistica del bambino e la co-occorrenza di attività digitali, tradizionali e motorie col genitore. Metodo Hanno partecipato allo studio 120 bambini (38-77 mesi, M = 57.1, DS = 9.5; 73 F) e i loro genitori (Medu_mat = 16.1 anni, DS = 3.9). È stato calcolato un punteggio composito di comprensione sommando i punteggi Z ottenuti al PPVT-R per il vocabolario recettivo (Stella et al., 2000) e al TOR per la comprensione del testo orale (Levorato & Roch, 2007). I genitori hanno riportato la frequenza delle attività svolte col bambino: digitali (libri, video, giochi digitali), tradizionali (lettura, racconto, canto, gioco) e motorie (giochi motori, outdoor). Risultati L'analisi con il metodo k-means sulle frequenze delle attività ha identificato tre cluster: C1 (N = 47) “frequenti attività digitali e tradizionali”, C2 (N = 39) “scarsa frequenza di tutte le attività”, C3 (N = 34) “frequenti attività motorie e tradizionali”. L’ANOVA conferma le differenze significative tra cluster nella frequenza delle attività (p < .001). Il gruppo C3 mostra una frequenza maggiore di attività tradizionali (t = -8.11, p < .001) e motorie (t = -17.1, p < .001) rispetto a C2; C3 differisce da C1 per minore frequenza di pratiche digitali (t = 3.32, p < .003) e maggiore frequenza di pratiche motorie (t = -16.8, p < .001). Inoltre, emerge una differenza significativa tra gruppi nella comprensione linguistica (p < .045): il gruppo C3 ha punteggi in comprensione più elevati (t = -2.39, p < .048) rispetto a C2. Discussione I risultati confermano il ruolo positivo delle attività tradizionali con l’adulto per la comprensione linguistica in età prescolare, indipendentemente dall’istruzione materna. Inoltre, suggeriscono che la frequenza di pratiche digitali con l’adulto, se concomitante ad attività tradizionali favorevoli allo sviluppo del linguaggio, non rappresenta un fattore di rischio per la comprensione.
La relazione tra la comprensione linguistica in età prescolare e la co-occorrenza di attività digitali, narrative e motorie con un genitore.
Chiara Barachetti;Elena Florit;Ambra Natati;Marinella Majorano
2025-01-01
Abstract
Introduzione I risultati sull’impatto dell’uso di dispositivi digitali con un adulto sulle abilità linguistiche in età prescolare sono contrastanti, mentre è noto il ruolo positivo di attività adulto-bambino tradizionali, come la lettura, e motorie. Tuttavia, è poco esplorato il contributo congiunto di diverse tipologie di attività sullo sviluppo linguistico. Questo studio indaga la relazione tra la comprensione linguistica del bambino e la co-occorrenza di attività digitali, tradizionali e motorie col genitore. Metodo Hanno partecipato allo studio 120 bambini (38-77 mesi, M = 57.1, DS = 9.5; 73 F) e i loro genitori (Medu_mat = 16.1 anni, DS = 3.9). È stato calcolato un punteggio composito di comprensione sommando i punteggi Z ottenuti al PPVT-R per il vocabolario recettivo (Stella et al., 2000) e al TOR per la comprensione del testo orale (Levorato & Roch, 2007). I genitori hanno riportato la frequenza delle attività svolte col bambino: digitali (libri, video, giochi digitali), tradizionali (lettura, racconto, canto, gioco) e motorie (giochi motori, outdoor). Risultati L'analisi con il metodo k-means sulle frequenze delle attività ha identificato tre cluster: C1 (N = 47) “frequenti attività digitali e tradizionali”, C2 (N = 39) “scarsa frequenza di tutte le attività”, C3 (N = 34) “frequenti attività motorie e tradizionali”. L’ANOVA conferma le differenze significative tra cluster nella frequenza delle attività (p < .001). Il gruppo C3 mostra una frequenza maggiore di attività tradizionali (t = -8.11, p < .001) e motorie (t = -17.1, p < .001) rispetto a C2; C3 differisce da C1 per minore frequenza di pratiche digitali (t = 3.32, p < .003) e maggiore frequenza di pratiche motorie (t = -16.8, p < .001). Inoltre, emerge una differenza significativa tra gruppi nella comprensione linguistica (p < .045): il gruppo C3 ha punteggi in comprensione più elevati (t = -2.39, p < .048) rispetto a C2. Discussione I risultati confermano il ruolo positivo delle attività tradizionali con l’adulto per la comprensione linguistica in età prescolare, indipendentemente dall’istruzione materna. Inoltre, suggeriscono che la frequenza di pratiche digitali con l’adulto, se concomitante ad attività tradizionali favorevoli allo sviluppo del linguaggio, non rappresenta un fattore di rischio per la comprensione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.