Introduzione: La relazione tra attività ritmico-musicali, competenze linguistiche e cognitive è molto esplorata in letteratura, ma pochi contributi riguardano l’età prescolare. Il presente studio indaga l’effetto di un training musicale sullo sviluppo di tali abilità in bambini di 2 e 4 anni. Metodo: Hanno partecipato allo studio 109 bambini (M = 40.9 mesi, SD = 12.4), suddivisi in “gruppo training” (N = 63) e “gruppo di controllo” (N = 46). A tutti è stata proposta una prova per la valutazione della competenza ritmica (Stamback, 1980). Al nido sono stati utilizzati: “PING” (Bello et al., 2010) per il vocabolario; “Una prova di ripetizione di frasi” (Devescovi & Caselli, 2001) per la morfo-sintassi; “Traccia un cerchio” e “Il gioco dei pesciolini” (Usai et al., 2017) per il controllo inibitorio. Alla scuola dell’infanzia sono stati proposti: “PPVT-R” (Stella et al., 2000) per il vocabolario recettivo; “TOR” (Levorato & Roch, 2007) per la comprensione testuale; “Stroop giorno/notte” (Usai et al., 2017) per il controllo inibitorio e “Tieni a mente” (Usai et al., 2017) per la memoria di lavoro. Tutti i bambini sono stati testati prima e dopo il laboratorio musicale. Risultati: Sia per il nido che per la scuola dell’infanzia, è emersa un’interazione significativa tra “tempo” e “gruppo” nella competenza ritmica [F(1,38) = 6.420, p = .016, η² = 0.044; F(1,36) = 4.215, p = .047, η² = 0.024]. Per la scuola dell’infanzia sono emerse interazioni significative tra “tempo” e “gruppo” nella velocità del controllo inibitorio [F(1,40) = 9.500, p = 0.004, η² = 0.032] e nell’accuratezza della memoria di lavoro [F(1,42) = 5.050, p = .030, η² = 0.024]. Il “gruppo training” mostra un miglioramento significativo nelle abilità considerate. Le correlazioni parziali hanno rivelato un’associazione significativa tra il vocabolario recettivo e la competenza ritmica (r(42) = 0.336; p =.032) e il controllo inibitorio (r(43) = 0.552; p <.001); tra la comprensione testuale e il controllo inibitorio (r(43) = 0.379; p = .013). Discussione: I risultati mostrano un effetto positivo del training musicale sulle abilità linguistiche, ritmiche e sulle funzioni esecutive. Tali evidenze possono avere un impatto sulla progettazione educativa 0-6 anni.
"L’effetto di un training musicale sullo sviluppo di capacità linguistiche, cognitive e ritmiche di bambini in età prescolare"
Ambra Natati
;Miriam Urbani;Chiara Barachetti;Elena Florit;Marinella Majorano
2025-01-01
Abstract
Introduzione: La relazione tra attività ritmico-musicali, competenze linguistiche e cognitive è molto esplorata in letteratura, ma pochi contributi riguardano l’età prescolare. Il presente studio indaga l’effetto di un training musicale sullo sviluppo di tali abilità in bambini di 2 e 4 anni. Metodo: Hanno partecipato allo studio 109 bambini (M = 40.9 mesi, SD = 12.4), suddivisi in “gruppo training” (N = 63) e “gruppo di controllo” (N = 46). A tutti è stata proposta una prova per la valutazione della competenza ritmica (Stamback, 1980). Al nido sono stati utilizzati: “PING” (Bello et al., 2010) per il vocabolario; “Una prova di ripetizione di frasi” (Devescovi & Caselli, 2001) per la morfo-sintassi; “Traccia un cerchio” e “Il gioco dei pesciolini” (Usai et al., 2017) per il controllo inibitorio. Alla scuola dell’infanzia sono stati proposti: “PPVT-R” (Stella et al., 2000) per il vocabolario recettivo; “TOR” (Levorato & Roch, 2007) per la comprensione testuale; “Stroop giorno/notte” (Usai et al., 2017) per il controllo inibitorio e “Tieni a mente” (Usai et al., 2017) per la memoria di lavoro. Tutti i bambini sono stati testati prima e dopo il laboratorio musicale. Risultati: Sia per il nido che per la scuola dell’infanzia, è emersa un’interazione significativa tra “tempo” e “gruppo” nella competenza ritmica [F(1,38) = 6.420, p = .016, η² = 0.044; F(1,36) = 4.215, p = .047, η² = 0.024]. Per la scuola dell’infanzia sono emerse interazioni significative tra “tempo” e “gruppo” nella velocità del controllo inibitorio [F(1,40) = 9.500, p = 0.004, η² = 0.032] e nell’accuratezza della memoria di lavoro [F(1,42) = 5.050, p = .030, η² = 0.024]. Il “gruppo training” mostra un miglioramento significativo nelle abilità considerate. Le correlazioni parziali hanno rivelato un’associazione significativa tra il vocabolario recettivo e la competenza ritmica (r(42) = 0.336; p =.032) e il controllo inibitorio (r(43) = 0.552; p <.001); tra la comprensione testuale e il controllo inibitorio (r(43) = 0.379; p = .013). Discussione: I risultati mostrano un effetto positivo del training musicale sulle abilità linguistiche, ritmiche e sulle funzioni esecutive. Tali evidenze possono avere un impatto sulla progettazione educativa 0-6 anni.File | Dimensione | Formato | |
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