Scopo: Descrivere le complicanze precoci e tardive associate al posizionamento di port-a-cath e la loro gestione da parte di Radiologi Interventisti. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente analizzati i dati clinici di 742 pazienti sottoposti a posizionamento di port-a-cath presso la nostra Unità di Angiografia tra il 2016 ed il 2019. Le complicanze associate alla procedura sono state distinte in precoci (entro 30 giorni dall’impianto) e tardive (>30 giorni). Risultati: Il follow-up medio è stato di 832 giorni (range, 162-1532 giorni). Il malfunzionamento clinico del port-a-cath è stato riscontrato in 72 pazienti (9.7%). Le complicanze precoci (19/72, 26.4%) hanno incluso: infezione della tasca (31.6%), ematoma sottocutaneo (26.3%), torsione del catetere (15.8%), difficoltà di iniezione da causa indefinita (10.5%), dislocazione del serbatoio (10.5%) e deiscenza della ferita (5.3%); tali complicanze sono state gestite con rimozione del port-acath in 10 casi (52.6%) e con sua revisione (disostruzione meccanica, aspirazione percutanea di raccolta o sutura della tasca) nel 49.1% dei casi. Le complicanze tardive (53/72, 73.6%) hanno incluso: difficoltà di iniezione da causa indefinita (50.9%), infezione della tasca (18.9%), deiscenza della ferita (17%), trombosi venosa (7.5%) e migrazione del catetere (5.7%); le complicanze tardive sono state gestite con rimozione del serbatoio in 30 casi (56.6%) e con revisione del dispositivo (disostruzione meccanica o sutura della tasca) in 23 casi (43.4%). Conclusioni: Il malfunzionamento clinico dei port-a-cath può occorrere in circa il 10% dei casi; è più frequente dopo 30 giorni dall’impianto e può essere gestito senza rimozione del serbatoio in circa il 50% dei casi.
COMPLICANZE ASSOCIATE AL POSIZIONAMENTO DI PORT-A-CATH E LORO GESTIONE DA PARTE DI RADIOLOGI INTERVENTISTI
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Riccardo De Robertis
;Giovanni Puppini;Gino Puntel;Stefania Montemezzi
			2020-01-01
Abstract
Scopo: Descrivere le complicanze precoci e tardive associate al posizionamento di port-a-cath e la loro gestione da parte di Radiologi Interventisti. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente analizzati i dati clinici di 742 pazienti sottoposti a posizionamento di port-a-cath presso la nostra Unità di Angiografia tra il 2016 ed il 2019. Le complicanze associate alla procedura sono state distinte in precoci (entro 30 giorni dall’impianto) e tardive (>30 giorni). Risultati: Il follow-up medio è stato di 832 giorni (range, 162-1532 giorni). Il malfunzionamento clinico del port-a-cath è stato riscontrato in 72 pazienti (9.7%). Le complicanze precoci (19/72, 26.4%) hanno incluso: infezione della tasca (31.6%), ematoma sottocutaneo (26.3%), torsione del catetere (15.8%), difficoltà di iniezione da causa indefinita (10.5%), dislocazione del serbatoio (10.5%) e deiscenza della ferita (5.3%); tali complicanze sono state gestite con rimozione del port-acath in 10 casi (52.6%) e con sua revisione (disostruzione meccanica, aspirazione percutanea di raccolta o sutura della tasca) nel 49.1% dei casi. Le complicanze tardive (53/72, 73.6%) hanno incluso: difficoltà di iniezione da causa indefinita (50.9%), infezione della tasca (18.9%), deiscenza della ferita (17%), trombosi venosa (7.5%) e migrazione del catetere (5.7%); le complicanze tardive sono state gestite con rimozione del serbatoio in 30 casi (56.6%) e con revisione del dispositivo (disostruzione meccanica o sutura della tasca) in 23 casi (43.4%). Conclusioni: Il malfunzionamento clinico dei port-a-cath può occorrere in circa il 10% dei casi; è più frequente dopo 30 giorni dall’impianto e può essere gestito senza rimozione del serbatoio in circa il 50% dei casi.| File | Dimensione | Formato | |
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