Abstract: L’articolo esamina la violenza economica contro le donne, ricordando che l’art. 3 della Convenzione di Istanbul censura espressamente questo tipo di abuso e che nel pacchetto di iniziative di supporto alla Convenzione la Commissione europea ha previsto specifiche misure per la garanzia dell’equal economic independence. L’autrice si chiede quindi se la presunzione di gratuità del lavoro femminile in ambito familiare, ancora oggi perpetuata da alcuni orientamenti giurisprudenziali, possa essere reinterpretata grazie ad una lettura gender sensitive e gender oriented della normativa interna derivante dal diritto europeo ed internazionale contro le discriminazioni di genere. Abstract: The article focuses on economical violence against women, reminding that art. 3 of Istanbul Convention expressly censures this kind of abuse and the European Commission has provided specific measures for equal economic independence. The author questions thus whether presumption of unpaid feminine work in the family context, nowadays mentioned by case law, could be reinterpreted thanks to a gender sensitive and gender oriented application of national rules arising from European and International law principles against any gender discrimination.
Un confronto sui paradigmi della violenza economica femminile
Laura Calafà
2018-01-01
Abstract
Abstract: L’articolo esamina la violenza economica contro le donne, ricordando che l’art. 3 della Convenzione di Istanbul censura espressamente questo tipo di abuso e che nel pacchetto di iniziative di supporto alla Convenzione la Commissione europea ha previsto specifiche misure per la garanzia dell’equal economic independence. L’autrice si chiede quindi se la presunzione di gratuità del lavoro femminile in ambito familiare, ancora oggi perpetuata da alcuni orientamenti giurisprudenziali, possa essere reinterpretata grazie ad una lettura gender sensitive e gender oriented della normativa interna derivante dal diritto europeo ed internazionale contro le discriminazioni di genere. Abstract: The article focuses on economical violence against women, reminding that art. 3 of Istanbul Convention expressly censures this kind of abuse and the European Commission has provided specific measures for equal economic independence. The author questions thus whether presumption of unpaid feminine work in the family context, nowadays mentioned by case law, could be reinterpreted thanks to a gender sensitive and gender oriented application of national rules arising from European and International law principles against any gender discrimination.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.