La Grande Guerra è stato un evento traumatico e lacerante anche dal punto di vista del racconto dell'esperienza sul fronte da parte di alcuni poeti che nel 1915-18 avevano da poco iniziato a far sentire la propria voce poetica: Clemente Rebora e Camillo Sbarbaro tornano dal fronte come ammutoliti e si relegano al silenzio letterario, Giuseppe Ungaretti inizia invece il proprio percorso poetico con "Il porto sepolto" (poi "Allegria di naufragi", poi "L'allegria") e, tra i poeti italiani della Grande Guerra, rimane tuttora una delle voci più autentiche e significative.
Rebora, Sbarbaro e Ungaretti: 'nascita' e 'morte' di voci poetiche durante la Grande Guerra
ZANGRANDI, Alessandra
2018-01-01
Abstract
La Grande Guerra è stato un evento traumatico e lacerante anche dal punto di vista del racconto dell'esperienza sul fronte da parte di alcuni poeti che nel 1915-18 avevano da poco iniziato a far sentire la propria voce poetica: Clemente Rebora e Camillo Sbarbaro tornano dal fronte come ammutoliti e si relegano al silenzio letterario, Giuseppe Ungaretti inizia invece il proprio percorso poetico con "Il porto sepolto" (poi "Allegria di naufragi", poi "L'allegria") e, tra i poeti italiani della Grande Guerra, rimane tuttora una delle voci più autentiche e significative.File in questo prodotto:
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