Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) non sono oggi una novità né nella vita quotidiana né nella didattica delle lingue. Semmai oggi nell’insegnamento delle lingue è importante capire come le TIC possano combinarsi con le strategie didattiche di ieri, in che misura esse possano venire incontro ai diversi stili di apprendimento, come siano compatibili con l’interazione faccia-a-faccia e come, in ultima analisi, possano migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Ciò allo scopo di evitare che un loro uso non informato – si prenda, per esempio, il caso della visione di un video – porti a risultati deludenti a causa di sfide troppo alte in quanto non mediate né sostenute da un’efficace impalcatura didattica. Il contributo presenta un approccio ‘blended’, basato sul ‘compito’ (task-based) e sull’uso consapevole degli strumenti tecnologici con studenti universitari in un corso di perfezionamento della lingua inglese per il mondo del lavoro, facilmente estensibile ad altri contesti; e vuole dimostrare come esso abbia favorito il trasferimento di attività avviate nel mondo protetto dell’aula ad attività comunicative autentiche realizzate fuori dall’aula, nel mondo esterno.

The Quality lies in the Blend: a digital, task based approach to Professional English

Sharon Hartle
2018-01-01

Abstract

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) non sono oggi una novità né nella vita quotidiana né nella didattica delle lingue. Semmai oggi nell’insegnamento delle lingue è importante capire come le TIC possano combinarsi con le strategie didattiche di ieri, in che misura esse possano venire incontro ai diversi stili di apprendimento, come siano compatibili con l’interazione faccia-a-faccia e come, in ultima analisi, possano migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Ciò allo scopo di evitare che un loro uso non informato – si prenda, per esempio, il caso della visione di un video – porti a risultati deludenti a causa di sfide troppo alte in quanto non mediate né sostenute da un’efficace impalcatura didattica. Il contributo presenta un approccio ‘blended’, basato sul ‘compito’ (task-based) e sull’uso consapevole degli strumenti tecnologici con studenti universitari in un corso di perfezionamento della lingua inglese per il mondo del lavoro, facilmente estensibile ad altri contesti; e vuole dimostrare come esso abbia favorito il trasferimento di attività avviate nel mondo protetto dell’aula ad attività comunicative autentiche realizzate fuori dall’aula, nel mondo esterno.
2018
task based learning, EPP, blended learning
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/983990
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