La sentenza che si commenta riguarda una interessante applicazione del principio dell’apparenza del diritto al di fuori delle ipotesi espressamente previste dal codice civile. Secondo il Tribunale di Verona, il requisito che giustifica l’applicazione, al caso di specie, del principio di apparenza, nella sua versione «pura», è rappresentato dall’assenza in concreto di un’esigenza di tutela del titolare effettivo del diritto: secondo il giudice di merito, infatti, il principio di buon andamento dell’Amministrazione dovrebbe obbligare gli enti pubblici, che si attribuiscono a vicenda la legittimazione passiva in relazione ad una pretesa sostanziale del cittadino, in ragione di un quadro normativo equivoco, ad assumersi il rischio del decorso del tempo necessario per la soluzione normativa o giurisprudenziale del dubbio.
Principio di apparenza «pura» (difetto di legittimazione passiva e prescrizione)
Abigail Owusu
2018-01-01
Abstract
La sentenza che si commenta riguarda una interessante applicazione del principio dell’apparenza del diritto al di fuori delle ipotesi espressamente previste dal codice civile. Secondo il Tribunale di Verona, il requisito che giustifica l’applicazione, al caso di specie, del principio di apparenza, nella sua versione «pura», è rappresentato dall’assenza in concreto di un’esigenza di tutela del titolare effettivo del diritto: secondo il giudice di merito, infatti, il principio di buon andamento dell’Amministrazione dovrebbe obbligare gli enti pubblici, che si attribuiscono a vicenda la legittimazione passiva in relazione ad una pretesa sostanziale del cittadino, in ragione di un quadro normativo equivoco, ad assumersi il rischio del decorso del tempo necessario per la soluzione normativa o giurisprudenziale del dubbio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.