Il contributo, alla luce di una sentenza del Tribunale costituzionale dell'Angola (n. 464/2017), esamina la relazione tra la natura concreta del sindacato di costituzionalità e gli effetti del conseguente giudizio sui processi di merito volti all'accertamento della responsabilità penale. In particolare, l'analisi inerisce allo studio delle modalità di applicazione del divieto di reformatio in pejus e di quanto tale principio sia suscettibile di implementare fondamentali garanzie costituzionali legate alla tutela della libertà personale.

L’interpretazione costituzionalmente orientata del divieto di reformatio in pejus nell’acórdão n. 464/2017 del Tribunale costituzionale dell’Angola

D. Butturini
2018-01-01

Abstract

Il contributo, alla luce di una sentenza del Tribunale costituzionale dell'Angola (n. 464/2017), esamina la relazione tra la natura concreta del sindacato di costituzionalità e gli effetti del conseguente giudizio sui processi di merito volti all'accertamento della responsabilità penale. In particolare, l'analisi inerisce allo studio delle modalità di applicazione del divieto di reformatio in pejus e di quanto tale principio sia suscettibile di implementare fondamentali garanzie costituzionali legate alla tutela della libertà personale.
2018
reformatio in pejus, libertà personale, giudizio di costituzionalità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/976671
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