La sentenza in commento si evidenzia per fare applicazione, in relazione all’accertamento di un reato finanziario, di un principio cardine del processo penale, che impone il proscioglimento dell’imputato ove l’accusa non riesca a fornire la prova piena della sua colpevolezza. Se in sede tributaria operano le presunzioni semplici quali mezzi di prova per la ricostruzione di un fatto ignoto o controverso, il processo penale rimane impermeabile alla “prova per presunzioni”, stante il principio del libero convincimento, con la conseguenza che a fronte dell’incertezza nella ricostruzione del fatto oggetto di imputazione, l’imputato deve essere prosciolto.

Reati finanziari e onere della prova

Guido Elisabetta
2016-01-01

Abstract

La sentenza in commento si evidenzia per fare applicazione, in relazione all’accertamento di un reato finanziario, di un principio cardine del processo penale, che impone il proscioglimento dell’imputato ove l’accusa non riesca a fornire la prova piena della sua colpevolezza. Se in sede tributaria operano le presunzioni semplici quali mezzi di prova per la ricostruzione di un fatto ignoto o controverso, il processo penale rimane impermeabile alla “prova per presunzioni”, stante il principio del libero convincimento, con la conseguenza che a fronte dell’incertezza nella ricostruzione del fatto oggetto di imputazione, l’imputato deve essere prosciolto.
2016
accertamento di reati finanziari, onere della prova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/971213
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