Introduzione. La capacità di comprendere le emozioni è una risorsa chiave per l’adattamento al contesto scolastico (Denham, Bassett, & Zinsser, 2012). Nonostante la diffusione di programmi sullo sviluppo socio-emotivo (Brackett & Rivers, 2014), scarsa attenzione è stata posta a interventi sulla comprensione delle emozioni legate a contesti di apprendimento, o emozioni di riuscita (Goetz & Bieg, 2016; Pekrun, 2006). Lo scopo del presente lavoro è stato verificare l’efficacia a breve e a lungo termine di un intervento avente l’obiettivo di favorire la conoscenza delle emozioni di riuscita in studenti di scuola secondaria di primo grado, collegato all’italiano. Si è ipotizzato, per gli studenti che hanno partecipato all’intervento rispetto a quelli di un gruppo di controllo: (a) un aumento nella capacità di produrre lessico emotivo sulle emozioni di riuscita; (b) per le emozioni di riuscita associate all’italiano, un aumento nell’intensità di quelle positive e una diminuzione nell’intensità di quelle negative; (c) un miglioramento nella prestazione in italiano. Metodo. Hanno partecipato 62 studenti del secondo anno di una scuola secondaria di primo grado in provincia di Padova (quattro classi), caratterizzati da un ampio range di status socioeconomico. Sono stati suddivisi in un gruppo sperimentale (n = 33; M = 12;7, 12;2-13;11; 15 F) che ha partecipato all’intervento e uno di controllo (n = 29; M = 12;7, 12;2-13;1; 13 F) che non vi ha partecipato. L’intervento ha incluso otto unità con attività sulla comprensione delle emozioni di riuscita, condotte in classe dalla docente di italiano (la stessa per tutto il gruppo sperimentale). Prima e dopo (a breve e a lungo termine, a distanza di circa sei mesi) l’intervento, si sono raccolti dati su: (a) abilità di produzione di emozioni di riuscita tramite un test ad-hoc, in cui si è chiesto di elencare il maggior numero di emozioni relative alla scuola; (b) intensità di dieci emozioni di riuscita (Achievement Emotions Adjective List, AEAL, Raccanello, 2015); (c) prestazione in italiano. Risultati. Si sono condotte analisi della varianza a misure ripetute. I risultati hanno evidenziato, per il gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo: (a) la produzione di un maggior numero di emozioni di riuscita a breve e a lungo termine (gruppo X tempo, F(3,180) = 5.23, p = .002, η2 = .08); (b) una minore intensità per alcune emozioni negative associate all’italiano, quali ansia, rabbia, noia e mancanza di speranza a breve termine, e ansia e rabbia a lungo termine (gruppo x tempo x emozione, F(27,1620) = 1.99, p = .002, η2 = .03); (c) voti in italiano migliori per i maschi, a lungo termine (gruppo x tempo x genere, F(2,116) = 5.84, p = .004, η2 = .09). Conclusioni. Nonostante limiti legati alla natura self-report di alcuni strumenti, i risultati supportano l’efficacia del training alla luce del modello teorico di riferimento, e ne sollecitano la generalizzazione in altri contesti e con studenti di età diverse.
Emozioni in parole: Un intervento sulla conoscenza delle emozioni di riuscita nella scuola secondaria di primo grado
FERRONATO, MARTINA;RACCANELLO, Daniela
2017-01-01
Abstract
Introduzione. La capacità di comprendere le emozioni è una risorsa chiave per l’adattamento al contesto scolastico (Denham, Bassett, & Zinsser, 2012). Nonostante la diffusione di programmi sullo sviluppo socio-emotivo (Brackett & Rivers, 2014), scarsa attenzione è stata posta a interventi sulla comprensione delle emozioni legate a contesti di apprendimento, o emozioni di riuscita (Goetz & Bieg, 2016; Pekrun, 2006). Lo scopo del presente lavoro è stato verificare l’efficacia a breve e a lungo termine di un intervento avente l’obiettivo di favorire la conoscenza delle emozioni di riuscita in studenti di scuola secondaria di primo grado, collegato all’italiano. Si è ipotizzato, per gli studenti che hanno partecipato all’intervento rispetto a quelli di un gruppo di controllo: (a) un aumento nella capacità di produrre lessico emotivo sulle emozioni di riuscita; (b) per le emozioni di riuscita associate all’italiano, un aumento nell’intensità di quelle positive e una diminuzione nell’intensità di quelle negative; (c) un miglioramento nella prestazione in italiano. Metodo. Hanno partecipato 62 studenti del secondo anno di una scuola secondaria di primo grado in provincia di Padova (quattro classi), caratterizzati da un ampio range di status socioeconomico. Sono stati suddivisi in un gruppo sperimentale (n = 33; M = 12;7, 12;2-13;11; 15 F) che ha partecipato all’intervento e uno di controllo (n = 29; M = 12;7, 12;2-13;1; 13 F) che non vi ha partecipato. L’intervento ha incluso otto unità con attività sulla comprensione delle emozioni di riuscita, condotte in classe dalla docente di italiano (la stessa per tutto il gruppo sperimentale). Prima e dopo (a breve e a lungo termine, a distanza di circa sei mesi) l’intervento, si sono raccolti dati su: (a) abilità di produzione di emozioni di riuscita tramite un test ad-hoc, in cui si è chiesto di elencare il maggior numero di emozioni relative alla scuola; (b) intensità di dieci emozioni di riuscita (Achievement Emotions Adjective List, AEAL, Raccanello, 2015); (c) prestazione in italiano. Risultati. Si sono condotte analisi della varianza a misure ripetute. I risultati hanno evidenziato, per il gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo: (a) la produzione di un maggior numero di emozioni di riuscita a breve e a lungo termine (gruppo X tempo, F(3,180) = 5.23, p = .002, η2 = .08); (b) una minore intensità per alcune emozioni negative associate all’italiano, quali ansia, rabbia, noia e mancanza di speranza a breve termine, e ansia e rabbia a lungo termine (gruppo x tempo x emozione, F(27,1620) = 1.99, p = .002, η2 = .03); (c) voti in italiano migliori per i maschi, a lungo termine (gruppo x tempo x genere, F(2,116) = 5.84, p = .004, η2 = .09). Conclusioni. Nonostante limiti legati alla natura self-report di alcuni strumenti, i risultati supportano l’efficacia del training alla luce del modello teorico di riferimento, e ne sollecitano la generalizzazione in altri contesti e con studenti di età diverse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.