Il ruolo di Pierre Coste, in relazione a Leibniz, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è limitato a fornire al filosofo di Lipsia le condizioni materiali di possibilità per accedere alla filosofia di Locke senza alcuna difficoltà di comprensione di una lingua (l'inglese) ancora poco conosciuta in Europa. Inoltre, l'interesse di Leibniz verso la filosofia di Locke non si è limitato alla lettura della traduzione francese del Saggio sull'intelletto umano (1690: prima edizione; 1700: quarta edizione) fatta da Coste e pubblicata nel 1700. Dal 1706 fino 1712, Coste e Leibniz avviano un dialogo epistolare, di cui una parte è stata dedicata alla questione della libertà del soggetto e all'indifferenza, in occasione della comunicazione, da parte di Coste, delle correzioni inedite di Locke al suo saggio (per la seconda edizione francese, poi pubblicata nel 1729). Si tratta quindi di esaminare ciò che è, sotto tutti gli aspetti (come detto Coste) una "bella dissertazione sulla libertà" e si presenta come la continuazione ideale di uno dei più importanti inediti leibniziani, i Nuovi saggi sull'intelletto umano. Anche in questo caso, la lingua francese è il "trait d'union" tra Leibniz e la filosofia inglese in generale.
Le dialogue épistolaire entre Leibniz et Pierre Coste: la discussion sur la liberté à l’occasion des corrections à la traduction française de l’Essay lockien
POGGI, Davide
2016-01-01
Abstract
Il ruolo di Pierre Coste, in relazione a Leibniz, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è limitato a fornire al filosofo di Lipsia le condizioni materiali di possibilità per accedere alla filosofia di Locke senza alcuna difficoltà di comprensione di una lingua (l'inglese) ancora poco conosciuta in Europa. Inoltre, l'interesse di Leibniz verso la filosofia di Locke non si è limitato alla lettura della traduzione francese del Saggio sull'intelletto umano (1690: prima edizione; 1700: quarta edizione) fatta da Coste e pubblicata nel 1700. Dal 1706 fino 1712, Coste e Leibniz avviano un dialogo epistolare, di cui una parte è stata dedicata alla questione della libertà del soggetto e all'indifferenza, in occasione della comunicazione, da parte di Coste, delle correzioni inedite di Locke al suo saggio (per la seconda edizione francese, poi pubblicata nel 1729). Si tratta quindi di esaminare ciò che è, sotto tutti gli aspetti (come detto Coste) una "bella dissertazione sulla libertà" e si presenta come la continuazione ideale di uno dei più importanti inediti leibniziani, i Nuovi saggi sull'intelletto umano. Anche in questo caso, la lingua francese è il "trait d'union" tra Leibniz e la filosofia inglese in generale.File | Dimensione | Formato | |
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