Introduzione. La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa ad andamento cronico. I pazienti affetti da MP mostrano un quadro clinico di alterazione della performance motoria. In particolare, l’instabilità posturale è una delle manifestazioni cliniche maggiormente disabilitanti poiché è causa di frequenti cadute che spesso si associano a gravi esiti come fratture e disabilità permanenti (Robinson et al., 2005). Tale disturbo, insieme ad altri, può portare ad una riduzione delle attività della vita quotidiana e ad un rapido deterioramento delle “performance” motorie del paziente, con il conseguente aggravamento della disabilità ed incremento della dipendenza dal caregiver. Oltre alle difficoltà motorie il paziente affetto da MP presenta spesso anche disturbi nella sfera cognitiva (Bonnet Czernecki, 2013; Calabresi et al., 2013) quali solitamente rallentamento ideomotorio, disturbi a carico delle funzioni esecutive e fluttuazioni attentive. Spesso inoltre pazienti con MP mostrano disturbi comportamentali (depressione, ansia, apatia, ecc). La MP appare quindi come una malattia complessa in cui il paziente può mostrare in maniera concomitante disturbi motori, cognitivi e comportamentali. Ad oggi, tuttavia, non risulta ancora chiara quale sia l’interazione tra questi disturbi. Lo scopo del nostro studio è quindi quello di valutare se esiste una correlazione tra i disturbi dell’equilibrio e le capacità cognitive nei pazienti con MP. Materiali e metodi. Sono stati inclusi nello studio pazienti affetti da MP che presentavano disturbi dell’equilibrio (pt ≥ 2nella Hohen & Yahr Scale). Sono stati esclusi quelli affetti da demenza (MMSE ≥ 24). I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: il primo gruppo ha eseguito un training con Treadmill: 12 sedute da 45 min ciascuna, 3 volte la settimana per 4 settimane, il secondo gruppo, di controllo, non ha eseguito alcun training. I pazienti sono stati sottoposti a valutazione fisiatrica e cognitiva prima (T0), subito dopo la fine del training (T1) e al follow up a 4 settimane (T2). La valutazione motoria prevedeva: Unified Parkinson’s Disease Rating Scale (UPDRS), Berg Balance Scale (BBS), Timed Up and Go (single task e dual task), 6 Minute Walking Test (6MWT), 10-Meter Walking Test (10MWT), e pedana posturo- stabilometrica. Per quanto riguarda la valutazione neuropsicologica sono state valutate le abilità attentive (TMT), la working memory (memoria con interferenza), il linguaggio (Fluenza verbale semantica) e le funzioni esecutive (FABit, MoCA, Stroop test). Inoltre è stata indagata la presenza di depressione (BDI) e la qualità della vita del paziente (PDQ-8). Risultati. sono stati valutati 25 pazienti con MP. Di questi 22 rientravano nei criteri di inclusione dello studio, e sono stati randomizzati in due gruppi da 11 pazienti ciascuno. Quattro pazienti hanno abbandonato lo studio in corso di svolgimento. I dati raccolti hanno mostrato un miglioramento, a fine trattamento, delle funzioni motorie di equilibrio e resistenza alla deambulazione per i pazienti del primo gruppo rispetto a quelli del gruppo di controllo, (in particolare TUG single e dual task, 10 MWT, BBS, 6MWT). Inoltre, successivamente al training motorio i pazienti mostravano un miglioramento nelle capacità di attenzione visiva selettiva, velocità di visual-search, delle funzioni esecutive e di working memory. Tale miglioramento non si evidenziava nei pazienti del gruppo di controllo. Conclusioni. i risultati confermano l’efficacia già dimostrata del trattamento con Treadmill nei confronti di deambulazione ed equilibrio nei pazienti con MP. Inoltre viene messa in luce la relazione tra performance motorie e cognitive, evidenziando come un training motorio per la deambulazione possa avere un riscontro clinico sia sul versante motorio che sulle abilità cognitive. Ulteriori studi clinici con ampliamento della casistica saranno necessari al fine di approfondire questo tema.

DISTURBI DELL’EQUILIBRIO E DEFICIT COGNITIVI NEL PAZIENTE CON MALATTIA DI PARKINSON

Melotti, Camilla;PICELLI, Alessandro;VARALTA, Valentina;Fonte, Cristina;SMANIA, Nicola
2014-01-01

Abstract

Introduzione. La Malattia di Parkinson (MP) è una patologia neurodegenerativa ad andamento cronico. I pazienti affetti da MP mostrano un quadro clinico di alterazione della performance motoria. In particolare, l’instabilità posturale è una delle manifestazioni cliniche maggiormente disabilitanti poiché è causa di frequenti cadute che spesso si associano a gravi esiti come fratture e disabilità permanenti (Robinson et al., 2005). Tale disturbo, insieme ad altri, può portare ad una riduzione delle attività della vita quotidiana e ad un rapido deterioramento delle “performance” motorie del paziente, con il conseguente aggravamento della disabilità ed incremento della dipendenza dal caregiver. Oltre alle difficoltà motorie il paziente affetto da MP presenta spesso anche disturbi nella sfera cognitiva (Bonnet Czernecki, 2013; Calabresi et al., 2013) quali solitamente rallentamento ideomotorio, disturbi a carico delle funzioni esecutive e fluttuazioni attentive. Spesso inoltre pazienti con MP mostrano disturbi comportamentali (depressione, ansia, apatia, ecc). La MP appare quindi come una malattia complessa in cui il paziente può mostrare in maniera concomitante disturbi motori, cognitivi e comportamentali. Ad oggi, tuttavia, non risulta ancora chiara quale sia l’interazione tra questi disturbi. Lo scopo del nostro studio è quindi quello di valutare se esiste una correlazione tra i disturbi dell’equilibrio e le capacità cognitive nei pazienti con MP. Materiali e metodi. Sono stati inclusi nello studio pazienti affetti da MP che presentavano disturbi dell’equilibrio (pt ≥ 2nella Hohen & Yahr Scale). Sono stati esclusi quelli affetti da demenza (MMSE ≥ 24). I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: il primo gruppo ha eseguito un training con Treadmill: 12 sedute da 45 min ciascuna, 3 volte la settimana per 4 settimane, il secondo gruppo, di controllo, non ha eseguito alcun training. I pazienti sono stati sottoposti a valutazione fisiatrica e cognitiva prima (T0), subito dopo la fine del training (T1) e al follow up a 4 settimane (T2). La valutazione motoria prevedeva: Unified Parkinson’s Disease Rating Scale (UPDRS), Berg Balance Scale (BBS), Timed Up and Go (single task e dual task), 6 Minute Walking Test (6MWT), 10-Meter Walking Test (10MWT), e pedana posturo- stabilometrica. Per quanto riguarda la valutazione neuropsicologica sono state valutate le abilità attentive (TMT), la working memory (memoria con interferenza), il linguaggio (Fluenza verbale semantica) e le funzioni esecutive (FABit, MoCA, Stroop test). Inoltre è stata indagata la presenza di depressione (BDI) e la qualità della vita del paziente (PDQ-8). Risultati. sono stati valutati 25 pazienti con MP. Di questi 22 rientravano nei criteri di inclusione dello studio, e sono stati randomizzati in due gruppi da 11 pazienti ciascuno. Quattro pazienti hanno abbandonato lo studio in corso di svolgimento. I dati raccolti hanno mostrato un miglioramento, a fine trattamento, delle funzioni motorie di equilibrio e resistenza alla deambulazione per i pazienti del primo gruppo rispetto a quelli del gruppo di controllo, (in particolare TUG single e dual task, 10 MWT, BBS, 6MWT). Inoltre, successivamente al training motorio i pazienti mostravano un miglioramento nelle capacità di attenzione visiva selettiva, velocità di visual-search, delle funzioni esecutive e di working memory. Tale miglioramento non si evidenziava nei pazienti del gruppo di controllo. Conclusioni. i risultati confermano l’efficacia già dimostrata del trattamento con Treadmill nei confronti di deambulazione ed equilibrio nei pazienti con MP. Inoltre viene messa in luce la relazione tra performance motorie e cognitive, evidenziando come un training motorio per la deambulazione possa avere un riscontro clinico sia sul versante motorio che sulle abilità cognitive. Ulteriori studi clinici con ampliamento della casistica saranno necessari al fine di approfondire questo tema.
2014
Parkinson, interazione cognitivo motoria, riabilitazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/953628
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