In their practice, handmade and care-related works, traditionally carried out by women, involve specific ways of relationship, exchange opportunities between generations and also different ways of using timelines. Despite the current trend of our society, with its increasing needs of specializations in every field, the need for many women to rescue, re- evaluate and re-enter the ancient and traditional arts in the education and job sphere is rising up very fast. Among the migrant women who attend the cultural center […], many of them come from countries where traditional and handcrafted works are common, widespread and used in everyday life. However, in their process of integration in our reality, they risk to lose those skills, abilities and knowledge because it is difficult to use or convey them to other people.

I lavori manuali e di cura, tradizionalmente realizzati dalle donne, comprendono nella loro pratica anche specifici modi di relazione, di scambio tra le generazioni, di uso del tempo. Nonostante il ritmo della società attuale e la sua crescente specializzazione in tutti i campi, emerge da molte donne l’esigenza di recuperare, rivalutare e reinserire in ambito educativo e nel lavoro le arti artigianali tradizionali. Tra le donne migranti che frequentano il centro “Casa di Ramia”, alcune provengono da civiltà più vicine a un modo tradizionale e posseggono grandi abilità artigianali: nel processo di integrazione stanno abbandonando i loro saperi, o non riescono a trasmetterli. Dal desiderio delle donne, italiane e migranti, di ritrovare e scambiare le proprie arti – cucito, cucina, macramè, cura del corpo, piante officinali, filatura, tessitura – è nato lo spazio laboratorio “Manolavoraboccaparla”: da oltre 5 anni, donne adulte, giovani e anziane, si incontrano ogni settimana e intrecciano relazioni ed esperienze attraverso pratiche di lavoro manuale e di narrazione. Per permettere la frequenza e la partecipazione anche alle madri con bambini piccoli, alcune donne si sono dedicate alla cura dei piccoli, attivando pratiche di collaborazione femminile. Il gruppo di lavoro si è aperto alle insegnanti di vari ordini di scuola, in un percorso di formazione che permette di condividere la modalità tradizionale di uso del tempo, di trasmissione e narrazione, di paziente pratica di apprendistato, sperimentando su di sé i cambiamenti che si producono.

ManoLavoraBoccaParla. Progetto di Valorizzazione dei saperi tradizionali

VACCARI, Manuela;
2016-01-01

Abstract

In their practice, handmade and care-related works, traditionally carried out by women, involve specific ways of relationship, exchange opportunities between generations and also different ways of using timelines. Despite the current trend of our society, with its increasing needs of specializations in every field, the need for many women to rescue, re- evaluate and re-enter the ancient and traditional arts in the education and job sphere is rising up very fast. Among the migrant women who attend the cultural center […], many of them come from countries where traditional and handcrafted works are common, widespread and used in everyday life. However, in their process of integration in our reality, they risk to lose those skills, abilities and knowledge because it is difficult to use or convey them to other people.
2016
978-88-96689-71-4
migrant women; traditional knowledge; traditional knowhow; storytelling; vocational training for teachers; educational workshop
donne migranti; saperi tradizionali; narrazione; formazione delle insegnanti; laboratorio didattico
I lavori manuali e di cura, tradizionalmente realizzati dalle donne, comprendono nella loro pratica anche specifici modi di relazione, di scambio tra le generazioni, di uso del tempo. Nonostante il ritmo della società attuale e la sua crescente specializzazione in tutti i campi, emerge da molte donne l’esigenza di recuperare, rivalutare e reinserire in ambito educativo e nel lavoro le arti artigianali tradizionali. Tra le donne migranti che frequentano il centro “Casa di Ramia”, alcune provengono da civiltà più vicine a un modo tradizionale e posseggono grandi abilità artigianali: nel processo di integrazione stanno abbandonando i loro saperi, o non riescono a trasmetterli. Dal desiderio delle donne, italiane e migranti, di ritrovare e scambiare le proprie arti – cucito, cucina, macramè, cura del corpo, piante officinali, filatura, tessitura – è nato lo spazio laboratorio “Manolavoraboccaparla”: da oltre 5 anni, donne adulte, giovani e anziane, si incontrano ogni settimana e intrecciano relazioni ed esperienze attraverso pratiche di lavoro manuale e di narrazione. Per permettere la frequenza e la partecipazione anche alle madri con bambini piccoli, alcune donne si sono dedicate alla cura dei piccoli, attivando pratiche di collaborazione femminile. Il gruppo di lavoro si è aperto alle insegnanti di vari ordini di scuola, in un percorso di formazione che permette di condividere la modalità tradizionale di uso del tempo, di trasmissione e narrazione, di paziente pratica di apprendistato, sperimentando su di sé i cambiamenti che si producono.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/950004
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