In questo inizio di secolo le migrazioni attraverso e attorno al Mediterraneo sono divenute un’emergenza umanitaria per Spagna, Italia, Malta, Grecia e Cipro e per l’Europa come intero. Ci si occupa della crisi dei migranti a tutti i livelli: diversità culturale, sistema dell’accoglienza, pluralismo religioso, integrazione, assistenza sanitaria, assistenza sociale, scolarizzazione, sistema pensionistico. Sono tutte sfide che la nostra società deve affrontare con grande urgenza per governare una crescita sostenibile. L’emergenza umanitaria dei migranti dell’estate 2015 ha chiarito con terribile efficacia che l’obiettivo più urgente al quale puntare è la costituzione di società euro-mediterranee che siano inclusive, riflessive e attente alle ripercussioni del fenomeno migrazioni su innovazione sociale e culturale, sicurezza e salute, ambiente e biodiversità.Un’attenzione del governo italiano sulle migrazioni nel Mediterraneo è quanto mai urgente in questo momento. La crisi dei migranti pone l’Italia e l’Europa davanti a una sfida le cui dimensioni sono comparabili alla sfida posta dalla crisi ecologica dell’ultimo quarto del secolo scorso, crisi che fu superata grazie a un enorme sforzo di ricerca, che portò a una riconversione industriale e un cambiamento nella mentalità dei cittadini. Dal punto di vista del sistema della ricerca, le migrazioni sono un ambito altamente diversificato aperto al contributo di un grande numero di discipline. Oggi, la crisi dei migranti richiede lo stesso approccio, estremamente multidisciplinare, che coinvolge l’intero settore scienze umane, scienze sociali, scienze religiose e patrimonio culturale con medicina, matematica, fisica, chimica, scienze della vita, scienze dell’ambiente, trasporti, agroalimentare e ICT.Cosa è necessario fare? Investire in Italia per essere competitivi a livello europeo e guidare il processo di ricerca e innovazione nel settore delle migrazioni.Sono diverse le azioni di sistema che il CNR sta promuovendo e rispetto alle quali chiede un intervento della Presidenza del Consiglio con i Ministeri direttamente interessati (Ministero Istruzione Università Ricerca, Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Giustizia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare). In Europa, i Direttorati-Generali che portano già avanti azioni su questioni legate alle ‘migrazioni’ sono DG RTD, DG HOME, DG EAC, DG JUST, DG GROWTH, DG SANCO, DG AGRI, DG MARE e DG ECHO. Un ruolo importante potrebbe anche svolgere l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.

Conoscere e affrontare le sfide delle migrazioni: Il ruolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche

POZZO, Riccardo
2016-01-01

Abstract

In questo inizio di secolo le migrazioni attraverso e attorno al Mediterraneo sono divenute un’emergenza umanitaria per Spagna, Italia, Malta, Grecia e Cipro e per l’Europa come intero. Ci si occupa della crisi dei migranti a tutti i livelli: diversità culturale, sistema dell’accoglienza, pluralismo religioso, integrazione, assistenza sanitaria, assistenza sociale, scolarizzazione, sistema pensionistico. Sono tutte sfide che la nostra società deve affrontare con grande urgenza per governare una crescita sostenibile. L’emergenza umanitaria dei migranti dell’estate 2015 ha chiarito con terribile efficacia che l’obiettivo più urgente al quale puntare è la costituzione di società euro-mediterranee che siano inclusive, riflessive e attente alle ripercussioni del fenomeno migrazioni su innovazione sociale e culturale, sicurezza e salute, ambiente e biodiversità.Un’attenzione del governo italiano sulle migrazioni nel Mediterraneo è quanto mai urgente in questo momento. La crisi dei migranti pone l’Italia e l’Europa davanti a una sfida le cui dimensioni sono comparabili alla sfida posta dalla crisi ecologica dell’ultimo quarto del secolo scorso, crisi che fu superata grazie a un enorme sforzo di ricerca, che portò a una riconversione industriale e un cambiamento nella mentalità dei cittadini. Dal punto di vista del sistema della ricerca, le migrazioni sono un ambito altamente diversificato aperto al contributo di un grande numero di discipline. Oggi, la crisi dei migranti richiede lo stesso approccio, estremamente multidisciplinare, che coinvolge l’intero settore scienze umane, scienze sociali, scienze religiose e patrimonio culturale con medicina, matematica, fisica, chimica, scienze della vita, scienze dell’ambiente, trasporti, agroalimentare e ICT.Cosa è necessario fare? Investire in Italia per essere competitivi a livello europeo e guidare il processo di ricerca e innovazione nel settore delle migrazioni.Sono diverse le azioni di sistema che il CNR sta promuovendo e rispetto alle quali chiede un intervento della Presidenza del Consiglio con i Ministeri direttamente interessati (Ministero Istruzione Università Ricerca, Ministero dell’Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Giustizia, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare). In Europa, i Direttorati-Generali che portano già avanti azioni su questioni legate alle ‘migrazioni’ sono DG RTD, DG HOME, DG EAC, DG JUST, DG GROWTH, DG SANCO, DG AGRI, DG MARE e DG ECHO. Un ruolo importante potrebbe anche svolgere l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza.
2016
Migrazioni, CNR
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