Lo scritto contiene un commento critico alla pronuncia della Corte di Cassazione n. 7 del 2 gennaio 2014, la quale ha riconosciuto al convivente "more uxorio", che sia stato estromesso in modo violento o clandestino dalla casa di abitazione, la legittimazione ad esercitare l’azione di spoglio. Tale pronuncia si inserisce nella scia di quel recente orientamento giurisprudenziale, che pare in via di progressiva affermazione (cfr., da ultimo, Cass., 14 giugno 2012, n. 9786; Cass., 21 marzo 2013, n. 7214), secondo cui il potere di fatto esercitato dal convivente sull’immobile altrui non potrebbe essere assimilato a quello proprio dell’ospite, ma integrerebbe una detenzione qualificata, come tale tutelata in via interdittale.
Il convivente estromesso dall’abitazione può esercitare l’azione di reintegrazione
OMODEI SALE', Riccardo
2014-01-01
Abstract
Lo scritto contiene un commento critico alla pronuncia della Corte di Cassazione n. 7 del 2 gennaio 2014, la quale ha riconosciuto al convivente "more uxorio", che sia stato estromesso in modo violento o clandestino dalla casa di abitazione, la legittimazione ad esercitare l’azione di spoglio. Tale pronuncia si inserisce nella scia di quel recente orientamento giurisprudenziale, che pare in via di progressiva affermazione (cfr., da ultimo, Cass., 14 giugno 2012, n. 9786; Cass., 21 marzo 2013, n. 7214), secondo cui il potere di fatto esercitato dal convivente sull’immobile altrui non potrebbe essere assimilato a quello proprio dell’ospite, ma integrerebbe una detenzione qualificata, come tale tutelata in via interdittale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.