Il presente contributo intende esaminare il ruolo e l'impatto dei due maggiori critici della Venezia del Seicento: Carlo Ridolfi e Marco Boschini. Ridolfi e Boschini dimostrano senza dubbio un approccio differente relativamente alla critica d'arte. Il primo seguì il modello vasariano delle biografie degli artisti; il suo lavoro costituisce il primo tentativo di formulare una storia della scuola veneziana, fondata sui grandi maestri del XVI secolo (Tiziano, Veronese, Tintoretto). Il secondo accettò questo modello teorico, ma sviluppò un sistema critico incentrato sull'opera d'arte e il suo potere lirico ed evocativo, piuttosto che sui pittori individuali. I lavori di Boschini e Ridolfi sembrano opposti ma in realtà mirano entrambi a costruire una serie di valori critici e un modello storico per la pittura veneziana passata e contemporanea. Questo contributo analizza anche alcuni aspetti del contesto sociale ed economico dei loro scritti. In questo periodo una nuova generazione di gentiluomini e cittadini provenienti da Venezia e dalla Terraferma spese molto denaro nel collezionismo d'arte, al fine di legittimare la loro posizione sociale. Questi due scrittori con i loro lavori ambirono a un nuovo profilo professionale, come sensali e agenti artisitici: i loro libri furono fondamentali nel formulare e suggerire un canone pittorico prestabilito in un periodo di continua crescita del collezionismo d'arte.

Da Ridolfi a Boschini: i modelli, le strategie letterarie e il pubblico

Polati, Andrea
2014-01-01

Abstract

Il presente contributo intende esaminare il ruolo e l'impatto dei due maggiori critici della Venezia del Seicento: Carlo Ridolfi e Marco Boschini. Ridolfi e Boschini dimostrano senza dubbio un approccio differente relativamente alla critica d'arte. Il primo seguì il modello vasariano delle biografie degli artisti; il suo lavoro costituisce il primo tentativo di formulare una storia della scuola veneziana, fondata sui grandi maestri del XVI secolo (Tiziano, Veronese, Tintoretto). Il secondo accettò questo modello teorico, ma sviluppò un sistema critico incentrato sull'opera d'arte e il suo potere lirico ed evocativo, piuttosto che sui pittori individuali. I lavori di Boschini e Ridolfi sembrano opposti ma in realtà mirano entrambi a costruire una serie di valori critici e un modello storico per la pittura veneziana passata e contemporanea. Questo contributo analizza anche alcuni aspetti del contesto sociale ed economico dei loro scritti. In questo periodo una nuova generazione di gentiluomini e cittadini provenienti da Venezia e dalla Terraferma spese molto denaro nel collezionismo d'arte, al fine di legittimare la loro posizione sociale. Questi due scrittori con i loro lavori ambirono a un nuovo profilo professionale, come sensali e agenti artisitici: i loro libri furono fondamentali nel formulare e suggerire un canone pittorico prestabilito in un periodo di continua crescita del collezionismo d'arte.
2014
978-88-96600-93-1
Boschini, Ridolfi, Venezia, letteratura artistica, pittura veneta, collezionismo
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