Lo scopo della presente ricerca è indagare le pratiche e le conoscenze del personale socio-sanitario che offre cura e assistenza ad anziani allettati in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). Tali strutture residenziali sono caratterizzate non solo da risorse materiali e umane, ma anche da risorse culturali legate, in parte, alle competenze professionali richieste dal ruolo lavorativo (conoscenza esplicita), e in parte, a quell’insieme di credenze e convinzioni personali che un dipendente mette in pratica quotidianamente senza spesso accorgersene (conoscenza implicita). Dati gli effetti che queste convinzioni e pratiche possono avere sull’offerta di cura, l’obiettivo principale dello studio è portarle alla luce per riflettere su potenzialità, aspetti positivi e limiti. Concretamente, sono state identificate le azioni degli operatori che possono essere considerate espressione della loro tacit knowledge [1][2]. Per ogni singolo comportamento, sono state segnalate le percentuali delle operatrici che svolgono queste azioni nel corso del proprio lavoro. In un secondo momento, sono stati selezionati e classificati i comportamenti che prevedono un contatto fisico tra Operatori Socio Sanitari (O.S.S.) e anziani allettati utilizzando come riferimento teorico la scala Comfort with Touch [3]. Infine, per discutere i risultati e ragionare sulle convinzioni che spingono gli operatori a mettere in atto determinate azioni di cura, è stata condotta un’analisi qualitativa e una personale riflessione.

Tacit Knowledge in RSA: Le operatrici socio-sanitarie e gli anziani allettati

PEDRAZZA, Monica;Motteran, Arianna
2015-01-01

Abstract

Lo scopo della presente ricerca è indagare le pratiche e le conoscenze del personale socio-sanitario che offre cura e assistenza ad anziani allettati in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali). Tali strutture residenziali sono caratterizzate non solo da risorse materiali e umane, ma anche da risorse culturali legate, in parte, alle competenze professionali richieste dal ruolo lavorativo (conoscenza esplicita), e in parte, a quell’insieme di credenze e convinzioni personali che un dipendente mette in pratica quotidianamente senza spesso accorgersene (conoscenza implicita). Dati gli effetti che queste convinzioni e pratiche possono avere sull’offerta di cura, l’obiettivo principale dello studio è portarle alla luce per riflettere su potenzialità, aspetti positivi e limiti. Concretamente, sono state identificate le azioni degli operatori che possono essere considerate espressione della loro tacit knowledge [1][2]. Per ogni singolo comportamento, sono state segnalate le percentuali delle operatrici che svolgono queste azioni nel corso del proprio lavoro. In un secondo momento, sono stati selezionati e classificati i comportamenti che prevedono un contatto fisico tra Operatori Socio Sanitari (O.S.S.) e anziani allettati utilizzando come riferimento teorico la scala Comfort with Touch [3]. Infine, per discutere i risultati e ragionare sulle convinzioni che spingono gli operatori a mettere in atto determinate azioni di cura, è stata condotta un’analisi qualitativa e una personale riflessione.
2015
tacit knowledge, operatori socio sanitari, RSA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/934143
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