Il clima di diversità si riferisce alle percezioni condivise dei lavo-‐ ratori relativamente al grado in cui un’azienda mette in atto politiche, procedure e pratiche eque e socialmente inclusive nei confronti dei propri dipendenti, in particolare di coloro che ap-‐ partengono a minoranze (di genere, etnia, religione, abilità psi-‐ cofisiche, età, condizioni sociali). Tale costrutto avrebbe pertanto un ampio impatto sociale, ol-‐ tre che delle importanti ricadute in termini di efficacia e per-‐ formance aziendale. Negli Stati Uniti Mor Barak, Cherin and Berkman (1998; 2005) hanno presentato uno studio di validazione di una scala sul cli-‐ ma di diversità, la quale esamina le percezioni dei lavoratori rispetto alla gestione della diversità in azienda attraverso 16 items, organizzati in 4 fattori, facenti capo a 2 sovra-‐di-‐ mensioni, una organizzativa (i cui fattori sono rispettivamente equità organizzativa e inclusione organizzativa) e una personale (i cui fattori sono rispettivamente valore attribuito e comfort sperimentato nei confronti della diversità). L’obiettivo del presente contributo è quello di esaminare le proprietà psicometriche di un adattamento italiano di tale scala e di verificarne la struttura fattoriale. Una prima versione comprendeva 21 items (16 items tradotti dall’originale e 5 items aggiunti per l’adattamento al contesto italiano) rispetto ai quali indicare il proprio grado di disaccor-‐ do/accordo su una scala Likert a 6 punti. I dati sono stati raccol-‐ ti su un campione di 400 lavoratori provenienti da diverse aziende italiane. Le analisi statistiche condotte (CFA) mostrano che il modello con i 16 items della scala originale non risulta identificato, men-‐ tre un modello a 4 fattori con 14 items (9 tradotti dall’originale, 5 aggiunti per il contesto italiano) presenta buoni indici di adat-‐ tamento. Tale studio rappresenta il primo tentativo di sviluppare una sca-‐ la per la valutazione del clima di diversità nel contesto italiano.
Sviluppo di una scala per la valutazione del clima di diversità nel contesto italiano
Paolillo, Anna;PASINI, Margherita;
2013-01-01
Abstract
Il clima di diversità si riferisce alle percezioni condivise dei lavo-‐ ratori relativamente al grado in cui un’azienda mette in atto politiche, procedure e pratiche eque e socialmente inclusive nei confronti dei propri dipendenti, in particolare di coloro che ap-‐ partengono a minoranze (di genere, etnia, religione, abilità psi-‐ cofisiche, età, condizioni sociali). Tale costrutto avrebbe pertanto un ampio impatto sociale, ol-‐ tre che delle importanti ricadute in termini di efficacia e per-‐ formance aziendale. Negli Stati Uniti Mor Barak, Cherin and Berkman (1998; 2005) hanno presentato uno studio di validazione di una scala sul cli-‐ ma di diversità, la quale esamina le percezioni dei lavoratori rispetto alla gestione della diversità in azienda attraverso 16 items, organizzati in 4 fattori, facenti capo a 2 sovra-‐di-‐ mensioni, una organizzativa (i cui fattori sono rispettivamente equità organizzativa e inclusione organizzativa) e una personale (i cui fattori sono rispettivamente valore attribuito e comfort sperimentato nei confronti della diversità). L’obiettivo del presente contributo è quello di esaminare le proprietà psicometriche di un adattamento italiano di tale scala e di verificarne la struttura fattoriale. Una prima versione comprendeva 21 items (16 items tradotti dall’originale e 5 items aggiunti per l’adattamento al contesto italiano) rispetto ai quali indicare il proprio grado di disaccor-‐ do/accordo su una scala Likert a 6 punti. I dati sono stati raccol-‐ ti su un campione di 400 lavoratori provenienti da diverse aziende italiane. Le analisi statistiche condotte (CFA) mostrano che il modello con i 16 items della scala originale non risulta identificato, men-‐ tre un modello a 4 fattori con 14 items (9 tradotti dall’originale, 5 aggiunti per il contesto italiano) presenta buoni indici di adat-‐ tamento. Tale studio rappresenta il primo tentativo di sviluppare una sca-‐ la per la valutazione del clima di diversità nel contesto italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.