Il panel illustra una lettura degli villaggi e case operaie sorti in Liguria con lo sviluppo dell’industrializzazione - dalla seconda metà del XIX secolo al secondo dopoguerra - a partire dai risultati della schedatura eseguita per conto della Regione Liguria con le schede di catalogo ICCD del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; una lettura multidisciplinare condotta oltre che su fonti bibliografiche, archivistiche e iconografiche, sul campo per l’analisi del costruito, dell’inserimento territoriale e del recupero della storia-memoria dei luoghi. Lo spazio pensato, vissuto e percepito, entrano a far parte della ricerca condotta su un territorio di particolare configurazione, stretto tra l’Appennino e la costa, da cui emergono le diversità di approccio alla concezione e/o realizzazione dei siti: - nei diversi contesti dall’entroterra rurale al contesto urbano consolidato; - nel rapporto con il tessuto preesistente (sociale-produttivo-architettonico) dalla continuità alla rottura; - nell’organizzazione del nuovo spazio costruito in rapporto a gerarchie definite (nello spazio lavorativo e non); - nell’immaginario della nuova realtà industriale; - nell’adozione di modelli e tecnologie consolidati o innovativi; L’analisi sul campo permette al contempo di accedere all’universo dello spazio percepito e vissuto che prende nel tempo diverse colorazioni, dall’intrusione dell’industria nel territorio alla nuova definizione dello spazio produttivo, dalla dismissione al processo di patrimonializzazione, secondo percorsi non necessari e non univoci.
Titolo: | Villaggi e abitazioni operaie nella Liguria industriale: dallo spazio pensato a quello percepito |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2014 |
Abstract: | Il panel illustra una lettura degli villaggi e case operaie sorti in Liguria con lo sviluppo dell’industrializzazione - dalla seconda metà del XIX secolo al secondo dopoguerra - a partire dai risultati della schedatura eseguita per conto della Regione Liguria con le schede di catalogo ICCD del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; una lettura multidisciplinare condotta oltre che su fonti bibliografiche, archivistiche e iconografiche, sul campo per l’analisi del costruito, dell’inserimento territoriale e del recupero della storia-memoria dei luoghi. Lo spazio pensato, vissuto e percepito, entrano a far parte della ricerca condotta su un territorio di particolare configurazione, stretto tra l’Appennino e la costa, da cui emergono le diversità di approccio alla concezione e/o realizzazione dei siti: - nei diversi contesti dall’entroterra rurale al contesto urbano consolidato; - nel rapporto con il tessuto preesistente (sociale-produttivo-architettonico) dalla continuità alla rottura; - nell’organizzazione del nuovo spazio costruito in rapporto a gerarchie definite (nello spazio lavorativo e non); - nell’immaginario della nuova realtà industriale; - nell’adozione di modelli e tecnologie consolidati o innovativi; L’analisi sul campo permette al contempo di accedere all’universo dello spazio percepito e vissuto che prende nel tempo diverse colorazioni, dall’intrusione dell’industria nel territorio alla nuova definizione dello spazio produttivo, dalla dismissione al processo di patrimonializzazione, secondo percorsi non necessari e non univoci. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/864164 |
ISBN: | 9788898547111 |
Appare nelle tipologie: | 04.01 Contributo in atti di convegno |