L’obiettivo di questa ricerca è analizzare la relazione tra autoefficacia percepita, abilità relazionali nel rapporto con l’utenza e burnout in un campione di 805 assistenti sociali del servizio sociale di base che operano nel Veneto. Le percezioni di autoefficacia non riflettono un senso generico di competenza, ma sono legate al contesto specifico. Per questo motivo, grazie a dei focus group con testimoni privilegiati, abbiamo costruito e validato una scala che misura l’autoefficacia negli assistenti sociali. Per la validazione abbiamo effettuato una suddivisione casuale del campione in due parti. I dati del primo sottocampione (n = 402) sono stati analizzati con l’analisi fattoriale esplorativa, che ha rivelato tre dimensioni di autoefficacia: regolazione affettiva, ricerca di supporto ed autoefficacia procedurale. La struttura a tre fattori è stata confermata con l'analisi fattoriale confermativa sulla seconda parte del campione (n = 403). In seguito abbiamo analizzato la relazione tra percezione di autoefficacia, empatia, assertività e burnout . In particolare abbiamo rilevato come ad alti livelli di autoefficacia corrispondano bassi livelli di esaurimento emotivo e cinismo. Inoltre, è emerso che gli assistenti sociali con alti livelli di autoefficacia percepita presentano una minor difficoltà nel mostrarsi assertivi ed una maggior capacità di mostrarsi empatici. Alla luce dei nostri risultati sarebbe necessario rivalutare l’opportunità di offrire agli assistenti sociali occasioni strutturate per riflettere sulle loro competenze relazionali. Inoltre sarebbe utile pensare ad interventi formativi finalizzati al rafforzamento della percezione di autoefficacia e quindi del benessere lavorativo.

Auto-efficacia percepita e competenze relazionali nel modello relazionale del servizio sociale di base

BERLANDA, Sabrina;PEDRAZZA, Monica
2013-01-01

Abstract

L’obiettivo di questa ricerca è analizzare la relazione tra autoefficacia percepita, abilità relazionali nel rapporto con l’utenza e burnout in un campione di 805 assistenti sociali del servizio sociale di base che operano nel Veneto. Le percezioni di autoefficacia non riflettono un senso generico di competenza, ma sono legate al contesto specifico. Per questo motivo, grazie a dei focus group con testimoni privilegiati, abbiamo costruito e validato una scala che misura l’autoefficacia negli assistenti sociali. Per la validazione abbiamo effettuato una suddivisione casuale del campione in due parti. I dati del primo sottocampione (n = 402) sono stati analizzati con l’analisi fattoriale esplorativa, che ha rivelato tre dimensioni di autoefficacia: regolazione affettiva, ricerca di supporto ed autoefficacia procedurale. La struttura a tre fattori è stata confermata con l'analisi fattoriale confermativa sulla seconda parte del campione (n = 403). In seguito abbiamo analizzato la relazione tra percezione di autoefficacia, empatia, assertività e burnout . In particolare abbiamo rilevato come ad alti livelli di autoefficacia corrispondano bassi livelli di esaurimento emotivo e cinismo. Inoltre, è emerso che gli assistenti sociali con alti livelli di autoefficacia percepita presentano una minor difficoltà nel mostrarsi assertivi ed una maggior capacità di mostrarsi empatici. Alla luce dei nostri risultati sarebbe necessario rivalutare l’opportunità di offrire agli assistenti sociali occasioni strutturate per riflettere sulle loro competenze relazionali. Inoltre sarebbe utile pensare ad interventi formativi finalizzati al rafforzamento della percezione di autoefficacia e quindi del benessere lavorativo.
2013
8886688296
Autoefficacia; Servizi sociali; burnout; empatia; assertività
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