E’ noto da tempo che enormi riserve di gas non convenzionali sono presenti in quasi ogni parte del pianeta. Lo sfruttamento intensivo dei giacimenti di shale gas è però iniziato negli Stati Uniti solo da poco tempo, dopo che si è creato un insieme di condizioni tale da portare a successo gli sforzi ostinati di una società - la Mitchell Corporation - poi largamente seguita e imitata da molte piccole e medie compagnie del settore. La prima di questi condizioni furono prezzi del gas insolitamente elevati nel Nord America intorno alla metà dello scorso decennio, quando la produzione interna di gas cominciava a scendere. La seconda condizione fu la disponibilità di tecnologie di ricerca ed estrazione dello shale gas ormai arrivate alla maturità, grazie anche al generoso sostegno pubblico ricevuto per molti anni. La terza condizione è una composizione geologica del sottosuolo favorevole e un’infrastruttura di trasporto del gas facilmente accessibile che rendono lo sfruttamento dei bacini relativamente agevole. La quarta condizione è rappresentata dalla legislazione americana sui diritti di proprietà sulle risorse del sottosuolo e sui limiti ambientali all’attività di estrazione. La quinta e ultima condizione è costituita dalla sostanziale assenza di una forte opposizione locale, soprattutto nelle regioni dove l’industria estrattiva vanta una lunga tradizione. Questa relazione cerca di spiegare come queste condizioni sono arrivate a combinarsi tra di loro, e quali sfide attendono adesso l’estrazione dello shale gas negli Stati Uniti. E nelle nazioni europee ove esse decidessero di inseguire l’industria americana su questa strada.
Dalla Green Economy allo shale gas, un ritorno al futuro negli Stati Uniti
GOLDONI, Giovanni
2014-01-01
Abstract
E’ noto da tempo che enormi riserve di gas non convenzionali sono presenti in quasi ogni parte del pianeta. Lo sfruttamento intensivo dei giacimenti di shale gas è però iniziato negli Stati Uniti solo da poco tempo, dopo che si è creato un insieme di condizioni tale da portare a successo gli sforzi ostinati di una società - la Mitchell Corporation - poi largamente seguita e imitata da molte piccole e medie compagnie del settore. La prima di questi condizioni furono prezzi del gas insolitamente elevati nel Nord America intorno alla metà dello scorso decennio, quando la produzione interna di gas cominciava a scendere. La seconda condizione fu la disponibilità di tecnologie di ricerca ed estrazione dello shale gas ormai arrivate alla maturità, grazie anche al generoso sostegno pubblico ricevuto per molti anni. La terza condizione è una composizione geologica del sottosuolo favorevole e un’infrastruttura di trasporto del gas facilmente accessibile che rendono lo sfruttamento dei bacini relativamente agevole. La quarta condizione è rappresentata dalla legislazione americana sui diritti di proprietà sulle risorse del sottosuolo e sui limiti ambientali all’attività di estrazione. La quinta e ultima condizione è costituita dalla sostanziale assenza di una forte opposizione locale, soprattutto nelle regioni dove l’industria estrattiva vanta una lunga tradizione. Questa relazione cerca di spiegare come queste condizioni sono arrivate a combinarsi tra di loro, e quali sfide attendono adesso l’estrazione dello shale gas negli Stati Uniti. E nelle nazioni europee ove esse decidessero di inseguire l’industria americana su questa strada.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.