Juana Calfunao è una lonko (capo) mapuche detenuta nel carcere femminile di Temuco (Cile) dal 2006, a causa della sua forte partecipazione alla mobilitazione politica e sociale delle comunità indigene del sud del Cile, che rivendicano il diritto ancestrale alla terra, scegliendo la strategia dell’occupazione e del “controllo territoriale”. Da quando è stata arrestata, Juana ha scelto il disegno come mezzo di espressione e di lotta: i suoi quadri, complesse rappresentazioni di sé stessa e del mondo mapuche, diventano così un mezzo per avvicinarsi alla narrazione che Juana fa di sé, ma allo stesso tempo guidano la comprensione dell’attuale conflitto con lo stato cileno, del forte legame con la terra e dell’intreccio tra aspetti tradizionali e attuali rivendicazioni etniche.
I disegni di Juana: tra narrazione di sé e lotta politica all’interno del movimento mapuche
CASAGRANDE, Olivia
2010-01-01
Abstract
Juana Calfunao è una lonko (capo) mapuche detenuta nel carcere femminile di Temuco (Cile) dal 2006, a causa della sua forte partecipazione alla mobilitazione politica e sociale delle comunità indigene del sud del Cile, che rivendicano il diritto ancestrale alla terra, scegliendo la strategia dell’occupazione e del “controllo territoriale”. Da quando è stata arrestata, Juana ha scelto il disegno come mezzo di espressione e di lotta: i suoi quadri, complesse rappresentazioni di sé stessa e del mondo mapuche, diventano così un mezzo per avvicinarsi alla narrazione che Juana fa di sé, ma allo stesso tempo guidano la comprensione dell’attuale conflitto con lo stato cileno, del forte legame con la terra e dell’intreccio tra aspetti tradizionali e attuali rivendicazioni etniche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.