Il contributo, prendendo spunto da una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (Godelli c. Italia), analizza il rapporto tra diritto all'anonimato della madre naturale e diritto della persona adottata di avere informazioni sulle proprie origini. Il contributo esamina, alla luce della suddetta sentenza, come gli ordinamenti nazionali (in primo luogo quello italiano) compiono il bilanciamento fra le due prerogative. precedentemente menzionate. Emerge un quadro nel quale la Corte europea tende a comprimere in forza dell'art. 8 cedu il margine nazionale di apprezzamento.

La pretesa a conoscere le proprie origini come espressione del diritto al rispetto della vita privata

BUTTURINI, Daniele
2012-01-01

Abstract

Il contributo, prendendo spunto da una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (Godelli c. Italia), analizza il rapporto tra diritto all'anonimato della madre naturale e diritto della persona adottata di avere informazioni sulle proprie origini. Il contributo esamina, alla luce della suddetta sentenza, come gli ordinamenti nazionali (in primo luogo quello italiano) compiono il bilanciamento fra le due prerogative. precedentemente menzionate. Emerge un quadro nel quale la Corte europea tende a comprimere in forza dell'art. 8 cedu il margine nazionale di apprezzamento.
2012
vita privata; origini; famiglia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/476555
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