Il contributo analizza due tematiche tra loro strettamente connesse: i) le modalità di allocazione di contributi pubblici destinati alle imprese vitivinicole; ii) la movimentazione contabile soggetta ad imposta sul valore aggiunto generata dalle stesse imprese negli esercizi di attività oggetto di analisi. Lo studio si è basato su un campione di 1.888 aziende vitivinicole veronesi, la cui gestione contabile viene redatta da una primaria organizzazione di categoria e la cui contribuzione pubblica è erogata tramite l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA), agenzia per la quale è possibile accedere ai singoli trasferimenti contributivi erogati alle aziende esaminate. I dati contabili e contributivi sono relativi al periodo 2006-2008. Nella prima fase dell’analisi sono state esaminate undici principali politiche di sostegno pubblico che possono essere ricondotte alle aziende vitivinicole. Particolare attenzione si è posta sulle politiche indirizzate a rafforzare la competitività delle aziende. Si è poi proceduto a calcolare l’incidenza della contribuzione pubblica in relazione alle diverse classi di ampiezza di fatturato, al fine di evidenziare l’evoluzione dell’orientamento delle imprese, in termini di accesso al sostegno, tra politiche strutturali e politiche di integrazione al reddito. In una seconda fase sono stati elaborati i dati contabili relativi a ricavi, costi diretti (esclusi i costi del personale, gli ammortamenti, gli interessi e le tasse) ed il saldo IVA desunti dalla dichiarazione IVA. Le informazioni cosi ottenute hanno permesso di valutare l’ammontare di IVA richiesta in compensazione che, sulla base della nostra ipotesi, potrebbe rivelarsi una quota di cofinanziamento agli investimenti strutturali. I primi risultati del presente contributo sembrano dimostrare che, per le imprese del campione analizzate, i valori del saldo IVA a credito risultano crescenti nel tempo e che questi superano in valore assoluto, l’ammontare del sostegno pubblico di tipo “strutturale” ottenuto dalle aziende. L’indagine condotta propone, perciò, la possibilità di includere, almeno a livello di ipotesi, l’ammontare del credito d’imposta generato sul valore aggiunto a copertura del co-finanziamento delle politiche strutturali a favore del settore, considerando che la limitata dotazione finanziaria pro-quota azienda associata a tali strumenti non appare sufficiente a garantire un sostegno efficace alle imprese e che la ridotta marginalità non consente la copertura delle quote di co-finanziamento degli investimenti strutturali. Il quadro normativo attuale non prevede l'IVA in compensazione sulle quote di co-finanziamento destinate ai PSR. Da ciò nasce la proposta, tratta dai risultati di questo lavoro, di suggerire al decisore pubblico di prendere in considerazione questa ipotesi per adattamenti legislativi che possano favorire le politiche di investimento.
La valutazione di efficacia della spesa pubblica destinata alle aziende vitivinicole: un'analisi delle politiche agricole e strutturali in rapporto al credito d'imposta sul valore aggiunto
BEGALLI, Diego;CODURRI, Stefano;GAETA, Davide Nicola Vincenzo
2011-01-01
Abstract
Il contributo analizza due tematiche tra loro strettamente connesse: i) le modalità di allocazione di contributi pubblici destinati alle imprese vitivinicole; ii) la movimentazione contabile soggetta ad imposta sul valore aggiunto generata dalle stesse imprese negli esercizi di attività oggetto di analisi. Lo studio si è basato su un campione di 1.888 aziende vitivinicole veronesi, la cui gestione contabile viene redatta da una primaria organizzazione di categoria e la cui contribuzione pubblica è erogata tramite l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA), agenzia per la quale è possibile accedere ai singoli trasferimenti contributivi erogati alle aziende esaminate. I dati contabili e contributivi sono relativi al periodo 2006-2008. Nella prima fase dell’analisi sono state esaminate undici principali politiche di sostegno pubblico che possono essere ricondotte alle aziende vitivinicole. Particolare attenzione si è posta sulle politiche indirizzate a rafforzare la competitività delle aziende. Si è poi proceduto a calcolare l’incidenza della contribuzione pubblica in relazione alle diverse classi di ampiezza di fatturato, al fine di evidenziare l’evoluzione dell’orientamento delle imprese, in termini di accesso al sostegno, tra politiche strutturali e politiche di integrazione al reddito. In una seconda fase sono stati elaborati i dati contabili relativi a ricavi, costi diretti (esclusi i costi del personale, gli ammortamenti, gli interessi e le tasse) ed il saldo IVA desunti dalla dichiarazione IVA. Le informazioni cosi ottenute hanno permesso di valutare l’ammontare di IVA richiesta in compensazione che, sulla base della nostra ipotesi, potrebbe rivelarsi una quota di cofinanziamento agli investimenti strutturali. I primi risultati del presente contributo sembrano dimostrare che, per le imprese del campione analizzate, i valori del saldo IVA a credito risultano crescenti nel tempo e che questi superano in valore assoluto, l’ammontare del sostegno pubblico di tipo “strutturale” ottenuto dalle aziende. L’indagine condotta propone, perciò, la possibilità di includere, almeno a livello di ipotesi, l’ammontare del credito d’imposta generato sul valore aggiunto a copertura del co-finanziamento delle politiche strutturali a favore del settore, considerando che la limitata dotazione finanziaria pro-quota azienda associata a tali strumenti non appare sufficiente a garantire un sostegno efficace alle imprese e che la ridotta marginalità non consente la copertura delle quote di co-finanziamento degli investimenti strutturali. Il quadro normativo attuale non prevede l'IVA in compensazione sulle quote di co-finanziamento destinate ai PSR. Da ciò nasce la proposta, tratta dai risultati di questo lavoro, di suggerire al decisore pubblico di prendere in considerazione questa ipotesi per adattamenti legislativi che possano favorire le politiche di investimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.