Il Veneto, come è noto, rappresenta una delle estensioni di superfici a vigneto più importanti in Italia e nell’Europa stessa. Il paesaggio viticolo fino ad oggi è stato ampiamente letto nelle sue componenti, sia strettamente agricole che culturali. Lo si interpreta e propone anche nelle sue nuove geometrie. Convive, però, con un esasperato uso del suolo dovuto ad altre destinazioni che si constatano e che si possono ulteriormente immaginare, viste le incalzanti e numerose decisioni che a livello politico gli enti territoriali hanno messo in atto per un’ulteriore avanzata immobiliare ed edificatoria in senso lato. Si desidera qui proporre la riflessione in un’ottica integrale per giungere a delineare una modalità con la quale porsi - oggi - di fronte ad una lettura “corretta” del Paesaggio Viticolo, non edulcorata ma che - proprio anche contestualizzandolo - ne accentui le valenze armoniche e proporzionate ad un aspetto anche umanistico di cui esso si può fare carico nella sua fruizione. L’illustrazione e interpretazione verrà applicata ad un territorio limitato – la collina orientale del veronese e la pianura immediatamente pedemontana - che si può prendere a campione dai fenomeni sopra evidenziati.

La viticoltura veneta in un contesto di città e industria diffusa. Per una lettura integrale del paesaggio della collina pedemontana veronese orientale.

ROBIGLIO, Claudia
2010-01-01

Abstract

Il Veneto, come è noto, rappresenta una delle estensioni di superfici a vigneto più importanti in Italia e nell’Europa stessa. Il paesaggio viticolo fino ad oggi è stato ampiamente letto nelle sue componenti, sia strettamente agricole che culturali. Lo si interpreta e propone anche nelle sue nuove geometrie. Convive, però, con un esasperato uso del suolo dovuto ad altre destinazioni che si constatano e che si possono ulteriormente immaginare, viste le incalzanti e numerose decisioni che a livello politico gli enti territoriali hanno messo in atto per un’ulteriore avanzata immobiliare ed edificatoria in senso lato. Si desidera qui proporre la riflessione in un’ottica integrale per giungere a delineare una modalità con la quale porsi - oggi - di fronte ad una lettura “corretta” del Paesaggio Viticolo, non edulcorata ma che - proprio anche contestualizzandolo - ne accentui le valenze armoniche e proporzionate ad un aspetto anche umanistico di cui esso si può fare carico nella sua fruizione. L’illustrazione e interpretazione verrà applicata ad un territorio limitato – la collina orientale del veronese e la pianura immediatamente pedemontana - che si può prendere a campione dai fenomeni sopra evidenziati.
2010
Paesaggio viticolo; rururbanizzazione; colline pedemontane veronesi; città diffusa; patrimonio culturale
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