L’art. 98, comma 3, della Costituzione italiana e la facoltà d’introdurre limitazioni al diritto d’iscrizione ai partiti politici per i magistrati. Il decreto legislativo n. 109/2006: l’iscrizione e la partecipazione ai partiti politici come illeciti disciplinari. La sentenza della Corte costituzionale n. 224/2009 e il riconoscimento della legittimità del divieto di iscrizione ai partiti politici per i magistrati: considerazioni critiche. Osservazioni conclusive sulla partecipazione dei magistrati alla vita politica.

I magistrati e la politica: il problema del divieto di iscrizione ai partiti nella sentenza n. 224 del 2009

FERRI, Giampietro
Writing – Original Draft Preparation
2010-01-01

Abstract

L’art. 98, comma 3, della Costituzione italiana e la facoltà d’introdurre limitazioni al diritto d’iscrizione ai partiti politici per i magistrati. Il decreto legislativo n. 109/2006: l’iscrizione e la partecipazione ai partiti politici come illeciti disciplinari. La sentenza della Corte costituzionale n. 224/2009 e il riconoscimento della legittimità del divieto di iscrizione ai partiti politici per i magistrati: considerazioni critiche. Osservazioni conclusive sulla partecipazione dei magistrati alla vita politica.
2010
magistrati, responsabilità disciplinare, illeciti extrafunzionali, iscrizione ai partiti, attività politica, Corte costituzionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/340221
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