Il saggio riflette sull'incidenza della disposizione etico-emozionale dei dialoganti (in particolare sulla 'benevolenza', èunoia o eumèneia) quale tratto non solo di esteriore bon ton, ma determinante in modo sostanziale all'efficacia, gnoseologica e comunicativa, dello scambio dialettico stesso. Nell'ambito di un più generale valore pratico dell' 'atto linguistico' ammesso entro la cultura greca, anche Platone ritiene la disposizione etico-emozionale dei dialoganti non indifferente: questo tratto nuovo -importante del resto per un nuovo approccio all'etica presente nel corpus platonicum- viene analizzato in vari passi dei Dialoghi.
Un'etica per la dialettica platonica?
NAPOLITANO, Linda
2008-01-01
Abstract
Il saggio riflette sull'incidenza della disposizione etico-emozionale dei dialoganti (in particolare sulla 'benevolenza', èunoia o eumèneia) quale tratto non solo di esteriore bon ton, ma determinante in modo sostanziale all'efficacia, gnoseologica e comunicativa, dello scambio dialettico stesso. Nell'ambito di un più generale valore pratico dell' 'atto linguistico' ammesso entro la cultura greca, anche Platone ritiene la disposizione etico-emozionale dei dialoganti non indifferente: questo tratto nuovo -importante del resto per un nuovo approccio all'etica presente nel corpus platonicum- viene analizzato in vari passi dei Dialoghi.File in questo prodotto:
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