Il saggio riflette sulla problematica, in Platone, dell'autoconsapevolezza, accettando che questo non sia, in epoca grecoclassica, un tema nuovo, ma, come hanno mostrato Nestle, Seel, Mondolfo e Snell, qualcosa di già messo a tema in epoca preplatonica ('suneidènai heautòi' o 'consapere con se stessi'). In particolare si pongono alcuni quesiti: a) come il problema dell'autoconsapevolezza emerga nei Dialoghi (come sapersi anima, come sapere della propria insipienza, come consapevolezza di sentire e godere, come consapevolezza dell'intellezione); b) se tale autoconsapevolezza abbia importanza nell'indagine filosofica di Platone e quale tale importanza sia; c) che tipo di competenza cognitiva tale consapevolezza implichi e a quale oggetto essa sia rivolta; d) se e come si possa almeno iniziare a distinguere un contributo specifico di Platone alla questione rispetto a quello, già studiato, di Socrate e, nello specifico, se tale consapevolezza si articoli in Platone, più ampiamente che in Socrate, in forme e livelli diversi del sé indagato,saputo, osservato e giudicato operare.
Il sapere dell'anima. Platone e il problema della consapevolezza di sé
NAPOLITANO, Linda
2007-01-01
Abstract
Il saggio riflette sulla problematica, in Platone, dell'autoconsapevolezza, accettando che questo non sia, in epoca grecoclassica, un tema nuovo, ma, come hanno mostrato Nestle, Seel, Mondolfo e Snell, qualcosa di già messo a tema in epoca preplatonica ('suneidènai heautòi' o 'consapere con se stessi'). In particolare si pongono alcuni quesiti: a) come il problema dell'autoconsapevolezza emerga nei Dialoghi (come sapersi anima, come sapere della propria insipienza, come consapevolezza di sentire e godere, come consapevolezza dell'intellezione); b) se tale autoconsapevolezza abbia importanza nell'indagine filosofica di Platone e quale tale importanza sia; c) che tipo di competenza cognitiva tale consapevolezza implichi e a quale oggetto essa sia rivolta; d) se e come si possa almeno iniziare a distinguere un contributo specifico di Platone alla questione rispetto a quello, già studiato, di Socrate e, nello specifico, se tale consapevolezza si articoli in Platone, più ampiamente che in Socrate, in forme e livelli diversi del sé indagato,saputo, osservato e giudicato operare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.