Due di due: tutta una serie di dualità e di duelli che vanno circoscritti, contenuti, tradotti entro un perimetro i cui bordi dovrebbero garantire lo svolgimento sereno di una dialettica evolutiva sopportabile, ma che, per l’infelicità di chi dentro quel perimetro si muove, risultano sempre troppo sfrangiati. La dualità più macroscopica da tenere in equilibrio è quella dei protagonisti Mario/Guido, senz’altro. Ma molti altri duelli aiutano il lettore a dipanare il filo della storia: quello scuola/impegno, ad esempio. Oppure (frontiera differenziante che passa all’interno dell’impegno stesso): anarchici/katanga. E anche: Italia/Grecia, città/campagna (cioè, sostanzialmente: Milano/Gubbio, dove la prima diventa la cifra del più colpevole conformismo e la seconda allude a una possibilità di riscatto attraverso la valorizzazione del lavoro agricolo).
“Due di Due” di Andrea De Carlo e la fine degli Eighties
TUPPINI, Tommaso
2007-01-01
Abstract
Due di due: tutta una serie di dualità e di duelli che vanno circoscritti, contenuti, tradotti entro un perimetro i cui bordi dovrebbero garantire lo svolgimento sereno di una dialettica evolutiva sopportabile, ma che, per l’infelicità di chi dentro quel perimetro si muove, risultano sempre troppo sfrangiati. La dualità più macroscopica da tenere in equilibrio è quella dei protagonisti Mario/Guido, senz’altro. Ma molti altri duelli aiutano il lettore a dipanare il filo della storia: quello scuola/impegno, ad esempio. Oppure (frontiera differenziante che passa all’interno dell’impegno stesso): anarchici/katanga. E anche: Italia/Grecia, città/campagna (cioè, sostanzialmente: Milano/Gubbio, dove la prima diventa la cifra del più colpevole conformismo e la seconda allude a una possibilità di riscatto attraverso la valorizzazione del lavoro agricolo).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.