Agostini & Galmonte (1997a; 1997b; 2002) hanno dimostrato che un gradiente lineare di luminanza può modificare in modo sostanziale la bianchezza di una regione target. Il nuovo effetto trovato dagli autori si pone nell’ambito dell’induzione di contrasto di bianchezza. Questo effetto è stato spiegato sulla base di meccanismi locali di inibizione laterale. In questo lavoro è stata indagata una nuova versione della configurazione di Agostini e Galmonte, in cui la gamma di luminanze utilizzate è stata considerevolmente ridotta. In queste condizioni il gradiente è praticamente invisibile. Quello che si osserva è un effetto paradossale. Infatti, comparando la bianchezza di un target grigio posto al centro di un gradiente con gamma di luminanze ridotta con un target grigio identico al precedente circondato da una superficie di valore di luminanza omogeneo uguale a quello della luminanza più alta/bassa utilizzata nella configurazione con il gradiente, i due target appaiono molto diversi, nonostante i due rispettivi sfondi appaiano grossomodo identici. Questo paradosso percettivo è notevole, poiché suggerisce che cambiamenti molto graduali in luminanza, anche se difficilmente percepibili, possono influenzare la percezione della bianchezza. I risultati di questo lavoro non possono essere spiegati sulla base del solo contrasto locale tra l’ultimo livello di luminanza del gradiente e la luminanza del target. Questo suggerisce che il sistema visivo computi i colori di superficie tenendo conto della distribuzione spaziale globale dei gradienti di luminanza.

Effetti esagerati e paradossali dei gradienti di luminanza.

GALMONTE, Alessandra
2002-01-01

Abstract

Agostini & Galmonte (1997a; 1997b; 2002) hanno dimostrato che un gradiente lineare di luminanza può modificare in modo sostanziale la bianchezza di una regione target. Il nuovo effetto trovato dagli autori si pone nell’ambito dell’induzione di contrasto di bianchezza. Questo effetto è stato spiegato sulla base di meccanismi locali di inibizione laterale. In questo lavoro è stata indagata una nuova versione della configurazione di Agostini e Galmonte, in cui la gamma di luminanze utilizzate è stata considerevolmente ridotta. In queste condizioni il gradiente è praticamente invisibile. Quello che si osserva è un effetto paradossale. Infatti, comparando la bianchezza di un target grigio posto al centro di un gradiente con gamma di luminanze ridotta con un target grigio identico al precedente circondato da una superficie di valore di luminanza omogeneo uguale a quello della luminanza più alta/bassa utilizzata nella configurazione con il gradiente, i due target appaiono molto diversi, nonostante i due rispettivi sfondi appaiano grossomodo identici. Questo paradosso percettivo è notevole, poiché suggerisce che cambiamenti molto graduali in luminanza, anche se difficilmente percepibili, possono influenzare la percezione della bianchezza. I risultati di questo lavoro non possono essere spiegati sulla base del solo contrasto locale tra l’ultimo livello di luminanza del gradiente e la luminanza del target. Questo suggerisce che il sistema visivo computi i colori di superficie tenendo conto della distribuzione spaziale globale dei gradienti di luminanza.
2002
gradienti di luminanza; organizzazione percettiva; illuminazione percepita
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