La convivenza tra generazioni è un fenomeno organizzativo e relazionale che le imprese italiane si trovano a vivere negli ultimi anni: molte infatti si trovano nel delicato momento della progettazione e della gestione del giorno in cui il fondatore si troverà a lasciare l’impresa al successore (processo che avrà effetto sulle organizzazioni e sul mercato del lavoro che su di esse è fondato). La ricerca si propone di comprendere le dinamiche relazionali e di rilevare le competenze che Senior e Junior si riconoscono; i partecipanti sono un gruppo di 68 imprenditori (Senior: età media 58.21, d.s. 8.57; Junior: 30.15 e 6.51) e quattro rappresentanti di associazioni imprenditoriali. Gli strumenti utilizzati sono il Questionario sul Passaggio Generazionale (costruito ad hoc ed utilizzato in ricerche analoghe) e l’intervista esperta. Il Questionario ha permesso di rilevare differenze (p<=.05 e .001): - gli Junior riconoscono ai Senior: peso maggiore in azienda e competenze nella gestione amministrativa, contabile e finanziaria (l’autopercezione dei Senior aggiunge la pianificazione del futuro e l’utilizzo dei sistemi bancari), - i Senior riconoscono allo Junior: aggiornamento tecnologico e informatico (nei giovani l’autopercezione è la stessa) e sentono che le relazioni in azienda e famiglia sono in piena sintonia; ritengono anche di dare e ricevere apprezzamenti in modo nettamente superiore a quelli che i giovani sentono di esprimere e ricevere. Queste discrepanze nelle percezioni reciproche (i Senior si autoattribuiscono competenze in numero superiore di quante ne vengano attribuite loro dagli Junior) e nella soddisfazione nella convivenza (la prima generazione ritiene che le relazioni siano molto più positive dei giovani) sono spiegate dagli esperti con una frase emblematica “…il fondatore ha creato un certo ambiente e lo trova molto più positivo di chi si è trovato a condividerlo, questi non lo può nemmeno modificare dato che è considerato e si considera meno competente…”.

Relazioni interpersonali e percezione di competenze tra generazioni di imprenditori. Conoscere le piccole imprese attraverso metodologie quantitative e qualitative

CUBICO, Serena;BELLOTTO, Massimo;FAVRETTO, Giuseppe
2007-01-01

Abstract

La convivenza tra generazioni è un fenomeno organizzativo e relazionale che le imprese italiane si trovano a vivere negli ultimi anni: molte infatti si trovano nel delicato momento della progettazione e della gestione del giorno in cui il fondatore si troverà a lasciare l’impresa al successore (processo che avrà effetto sulle organizzazioni e sul mercato del lavoro che su di esse è fondato). La ricerca si propone di comprendere le dinamiche relazionali e di rilevare le competenze che Senior e Junior si riconoscono; i partecipanti sono un gruppo di 68 imprenditori (Senior: età media 58.21, d.s. 8.57; Junior: 30.15 e 6.51) e quattro rappresentanti di associazioni imprenditoriali. Gli strumenti utilizzati sono il Questionario sul Passaggio Generazionale (costruito ad hoc ed utilizzato in ricerche analoghe) e l’intervista esperta. Il Questionario ha permesso di rilevare differenze (p<=.05 e .001): - gli Junior riconoscono ai Senior: peso maggiore in azienda e competenze nella gestione amministrativa, contabile e finanziaria (l’autopercezione dei Senior aggiunge la pianificazione del futuro e l’utilizzo dei sistemi bancari), - i Senior riconoscono allo Junior: aggiornamento tecnologico e informatico (nei giovani l’autopercezione è la stessa) e sentono che le relazioni in azienda e famiglia sono in piena sintonia; ritengono anche di dare e ricevere apprezzamenti in modo nettamente superiore a quelli che i giovani sentono di esprimere e ricevere. Queste discrepanze nelle percezioni reciproche (i Senior si autoattribuiscono competenze in numero superiore di quante ne vengano attribuite loro dagli Junior) e nella soddisfazione nella convivenza (la prima generazione ritiene che le relazioni siano molto più positive dei giovani) sono spiegate dagli esperti con una frase emblematica “…il fondatore ha creato un certo ambiente e lo trova molto più positivo di chi si è trovato a condividerlo, questi non lo può nemmeno modificare dato che è considerato e si considera meno competente…”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/309040
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