La rappresentazione ritmica del movimento è il fondamento di specifiche ipotesi relative la delineazione di strategie psicologiche per il miglioramento della prestazione atletica. Le proprietà ritmiche di processi fisiologici di base come il respiro e il battito cardiaco permettono di ipotizzare un effetto della stimolazione sensoriale, caratterizzata ritmicamente. Studi sul biofeedback dimostrano come sia possibile, ad esempio, influire sulla frequenza cardiaca di un soggetto. La stimolazione acustica risulta essere un buon veicolo della rappresentazione ritmica di un determinato movimento o processo fisiologico umano; su questo presupposto si fonda l'ipotesi relativa al biofeedback di secondo ordine. 18 pesisti hanno eseguito 2 serie da 3 prove sul salto CMJ. La prima serie serviva da baseline, nella seconda, i 9 atleti del gruppo sperimentale sentivano in cuffia un suono rappresentante un battito cardiaco con frequenza di 60bpm nella fase di recupero/preparazione pre/post salto. I risultati evidenziano un miglioramento nella prova CMJ per i soggetti del gruppo sperimentale nella seconda serie di salti. La stimolazione acustica debitamente strutturata risulta essere un elemento fondante di ipotesi strategiche relative al controllo dell'attivazione fisica in funzione della gestione temporale dei tempi di sforzo e di recupero in performance ripetute.

L'uso della stimolazione acustica in psicologia dello sport: evidenze sperimentali sull'effetto di ottimizzazione dei processi di attivazione e recupero in funzione della performance.

GALMONTE, Alessandra;
2006-01-01

Abstract

La rappresentazione ritmica del movimento è il fondamento di specifiche ipotesi relative la delineazione di strategie psicologiche per il miglioramento della prestazione atletica. Le proprietà ritmiche di processi fisiologici di base come il respiro e il battito cardiaco permettono di ipotizzare un effetto della stimolazione sensoriale, caratterizzata ritmicamente. Studi sul biofeedback dimostrano come sia possibile, ad esempio, influire sulla frequenza cardiaca di un soggetto. La stimolazione acustica risulta essere un buon veicolo della rappresentazione ritmica di un determinato movimento o processo fisiologico umano; su questo presupposto si fonda l'ipotesi relativa al biofeedback di secondo ordine. 18 pesisti hanno eseguito 2 serie da 3 prove sul salto CMJ. La prima serie serviva da baseline, nella seconda, i 9 atleti del gruppo sperimentale sentivano in cuffia un suono rappresentante un battito cardiaco con frequenza di 60bpm nella fase di recupero/preparazione pre/post salto. I risultati evidenziano un miglioramento nella prova CMJ per i soggetti del gruppo sperimentale nella seconda serie di salti. La stimolazione acustica debitamente strutturata risulta essere un elemento fondante di ipotesi strategiche relative al controllo dell'attivazione fisica in funzione della gestione temporale dei tempi di sforzo e di recupero in performance ripetute.
2006
percezione acustica; psicologia dello sport; performance
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