Il lavoro considerare l'ampiezza e la portata della tutela che il sistema penale offre al minore ed individua innanzitutto una duplice direttiva di protezione: una prima considera il soggetto debole, incapace di autotutela, che necessita dell'individuazione di posizioni di garanzia e del controllo sul corretto adempimento delle connesse funzioni; una seconda, riguarda gli specifici interessi (o, meglio, lo specifico interesse) di cui il minore e' portatore quale soggetto in formazione. Se la più recente normativa si muove in quest'ultima prospettiva, incriminando specifiche aggressioni allo sviluppo armonico della personalità del minore, il codice penale è invece orientato verso la tutela del soggetto debole, incriminando per lo più violazioni di obblighi di assistenza e protezione, sia all’interno che all’esterno della famiglia. L'autore, nell'analizzare, in particolare, i delitti contro la famiglia nell'ottica di tutela del minore, ne propone una rilettura alla luce della attuale concezione della potestà genitoriale e della famiglia in senso funzionale, chiave che consente di sciogliere centrali nodi ermeneutici, pur nei limiti derivanti dalla strutturazione normativa fondata sulla concezione della famiglia come istituzione e della potestà come potere-autorità. Da ultimo, vengono in considerazione le disposizioni volte alla tutela del minore vittima nel processo e, de iure condendo, dal processo.

La tutela del minore nei delitti contro la famiglia

STRANO, Silvana
2004-01-01

Abstract

Il lavoro considerare l'ampiezza e la portata della tutela che il sistema penale offre al minore ed individua innanzitutto una duplice direttiva di protezione: una prima considera il soggetto debole, incapace di autotutela, che necessita dell'individuazione di posizioni di garanzia e del controllo sul corretto adempimento delle connesse funzioni; una seconda, riguarda gli specifici interessi (o, meglio, lo specifico interesse) di cui il minore e' portatore quale soggetto in formazione. Se la più recente normativa si muove in quest'ultima prospettiva, incriminando specifiche aggressioni allo sviluppo armonico della personalità del minore, il codice penale è invece orientato verso la tutela del soggetto debole, incriminando per lo più violazioni di obblighi di assistenza e protezione, sia all’interno che all’esterno della famiglia. L'autore, nell'analizzare, in particolare, i delitti contro la famiglia nell'ottica di tutela del minore, ne propone una rilettura alla luce della attuale concezione della potestà genitoriale e della famiglia in senso funzionale, chiave che consente di sciogliere centrali nodi ermeneutici, pur nei limiti derivanti dalla strutturazione normativa fondata sulla concezione della famiglia come istituzione e della potestà come potere-autorità. Da ultimo, vengono in considerazione le disposizioni volte alla tutela del minore vittima nel processo e, de iure condendo, dal processo.
2004
tutela del minore; delitti contro la famiglia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/26560
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