Nella letteratura hurritologica vi è un certo consenso sulla scarsità di aggettivi primari in hurrita (Giorgieri 2000: 194). Wegner e Bomhard (2020: 30) individuano soltanto tre aggettivi primari. Questa situazione è compatibile con la forte variazione interlinguistica osservata nella dimensione delle classi di aggettivi (Dixon 2006: 10). Il hurrita apparterrebbe dunque al gruppo delle lingue con una classe di aggettivi primari numericamente estremamente esigua. Tuttavia, il tipo morfologico del hurrita e le difficoltà connesse alla sua attestazione suggeriscono la necessità di una nuova riflessione sistematica sulle radici aggettivali. Infatti, la tradizione lessicografica hurritologica (si veda in particolare Richter 2012) ha trattato molte radici come verbali (stative, es. pic-, ‘essere felice’; tag-, ‘essere luminoso’), anche se la loro semantica di base sembrerebbe invece avvicinarle maggiormente agli aggettivi. Il presente studio propone una rianalisi delle basi attestate in hurrita in prospettiva tipologica. Partendo da uno spoglio dei dati lessicografici basato sulle classi semantiche di aggettivi individuate da Dixon (2010: 73-76), si intende analizzare e classificare le radici attraverso un’analisi incrociata che distingua il contenuto semantico dalla funzione svolta nel testo, impiegando le attese di marcatezza (strutturale, flessiva e distribuzionale) come discusse in Croft (1991) per individuare le basi aggettivali in hurrita.

Prospettive tipologiche nell'analisi delle radici aggettivali

Eleonora Selvi
;
Alessandro Rossi
;
2024-01-01

Abstract

Nella letteratura hurritologica vi è un certo consenso sulla scarsità di aggettivi primari in hurrita (Giorgieri 2000: 194). Wegner e Bomhard (2020: 30) individuano soltanto tre aggettivi primari. Questa situazione è compatibile con la forte variazione interlinguistica osservata nella dimensione delle classi di aggettivi (Dixon 2006: 10). Il hurrita apparterrebbe dunque al gruppo delle lingue con una classe di aggettivi primari numericamente estremamente esigua. Tuttavia, il tipo morfologico del hurrita e le difficoltà connesse alla sua attestazione suggeriscono la necessità di una nuova riflessione sistematica sulle radici aggettivali. Infatti, la tradizione lessicografica hurritologica (si veda in particolare Richter 2012) ha trattato molte radici come verbali (stative, es. pic-, ‘essere felice’; tag-, ‘essere luminoso’), anche se la loro semantica di base sembrerebbe invece avvicinarle maggiormente agli aggettivi. Il presente studio propone una rianalisi delle basi attestate in hurrita in prospettiva tipologica. Partendo da uno spoglio dei dati lessicografici basato sulle classi semantiche di aggettivi individuate da Dixon (2010: 73-76), si intende analizzare e classificare le radici attraverso un’analisi incrociata che distingua il contenuto semantico dalla funzione svolta nel testo, impiegando le attese di marcatezza (strutturale, flessiva e distribuzionale) come discusse in Croft (1991) per individuare le basi aggettivali in hurrita.
2024
Hurrita, aggettivi, classi aggettivali, tipologia.
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