L’articolo presenta lo spettacolo The Trojan Women, diretto dal regista rumeno Andrei Serban e prodotto a La MaMa di New York nel 1974. Attraverso la consultazione di materiali d’archivio e grazie ai colloqui tenuti con gli artisti, è stato possibile ricostruire il percorso di ricerca e il lavoro sulla voce, sul suono e sulle lingue arcaiche che hanno coinvolto la musicista Elizabeth Swados e gli attori della Great Jones Repertory Company nella creazione dello spettacolo. Questo approfondimento ripercorre il lavoro collettivo della compagnia e ricostruisce la messa in scena dell’opera evidenziando l’efficacia della scelta registica di alternare cori parlati e cantati alle voci delle protagoniste. La scelta di usare i testi in greco antico e latino, con l’adozione di vocaboli appartenenti ad altre lingue arcaiche (Maya, Nahuatl), insieme alla distribuzione dell’azione in tutto lo spazio del teatro e tra il pubblico, ha contribuito alla rievocazione della ritualità dell’antico teatro greco, resa possibile anche dalla partecipazione attiva del pubblico, spettatore ma al contempo testimone della tragedia, che forma un vero coro in movimento nel corso di tutto lo spettacolo.
La ricerca della spettacolarità originaria nella regia di Andrei Serban (1974)
Cristini, Monica
2024-01-01
Abstract
L’articolo presenta lo spettacolo The Trojan Women, diretto dal regista rumeno Andrei Serban e prodotto a La MaMa di New York nel 1974. Attraverso la consultazione di materiali d’archivio e grazie ai colloqui tenuti con gli artisti, è stato possibile ricostruire il percorso di ricerca e il lavoro sulla voce, sul suono e sulle lingue arcaiche che hanno coinvolto la musicista Elizabeth Swados e gli attori della Great Jones Repertory Company nella creazione dello spettacolo. Questo approfondimento ripercorre il lavoro collettivo della compagnia e ricostruisce la messa in scena dell’opera evidenziando l’efficacia della scelta registica di alternare cori parlati e cantati alle voci delle protagoniste. La scelta di usare i testi in greco antico e latino, con l’adozione di vocaboli appartenenti ad altre lingue arcaiche (Maya, Nahuatl), insieme alla distribuzione dell’azione in tutto lo spazio del teatro e tra il pubblico, ha contribuito alla rievocazione della ritualità dell’antico teatro greco, resa possibile anche dalla partecipazione attiva del pubblico, spettatore ma al contempo testimone della tragedia, che forma un vero coro in movimento nel corso di tutto lo spettacolo.File | Dimensione | Formato | |
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