La sentenza in commento afferma che per le società a capitale misto pubblicoe privato di cui all’art.17 del TUSP, sussiste un divieto generale di concorrere a gare indette da Enti pubblici non soci. Il metodo seguito appare errato, in quanto la ricostruzione si fonda più sulle minute deroghe di diritto positivo dettate dall’art. 17, che non sul quadro dei principi generali delle società e imprese pubbliche. Quanto alle argomentazioni centrali, si può sostenere che: i) a dover essere esclusivo non è l’oggetto della società, ma l’oggetto del contratto affidato alla stessa con la gara a doppio oggetto; ii) la concorrenza è pienamente tutelata se la società mista acquisisce, dagli Enti soci o da Enti terzi, ulteriori affidamenti esclusivamente con gara. La conclusione della sentenza rischia di mettere in discussione - senza un reale motivo - la stessa convenienza e dunque le prospettive di utilizzazione del modello della società a capitale misto, con un impatto sostanziale negativo sul livello di concorrenza nel sistema dei servizi pubblici locali (che pure mirerebbe a tutelare).

Il divieto di partecipare a gare imposto alle società miste

J. BERCELLI
2024-01-01

Abstract

La sentenza in commento afferma che per le società a capitale misto pubblicoe privato di cui all’art.17 del TUSP, sussiste un divieto generale di concorrere a gare indette da Enti pubblici non soci. Il metodo seguito appare errato, in quanto la ricostruzione si fonda più sulle minute deroghe di diritto positivo dettate dall’art. 17, che non sul quadro dei principi generali delle società e imprese pubbliche. Quanto alle argomentazioni centrali, si può sostenere che: i) a dover essere esclusivo non è l’oggetto della società, ma l’oggetto del contratto affidato alla stessa con la gara a doppio oggetto; ii) la concorrenza è pienamente tutelata se la società mista acquisisce, dagli Enti soci o da Enti terzi, ulteriori affidamenti esclusivamente con gara. La conclusione della sentenza rischia di mettere in discussione - senza un reale motivo - la stessa convenienza e dunque le prospettive di utilizzazione del modello della società a capitale misto, con un impatto sostanziale negativo sul livello di concorrenza nel sistema dei servizi pubblici locali (che pure mirerebbe a tutelare).
2024
società pubbliche, società miste, gare
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