Questo contributo illustra un intervento formativo basato su tecniche del Modello di Terapia Breve Strategica (MTBS) di per promuovere competenze trasversali (CT) utili ad incrementare employability in persone con disabilità (PCD). L’employability, ovvero l’attitudine ad approcciare proattivamente il mondo del lavoro e ad agire in modo efficace una volta entrati in esso, è sorretta da CT di problem solving (i.e., la capacità di definire obiettivi chiari e concreti e di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento) e di comunicazione strategica (efficace ed adeguata al contesto) che il MTBS permette di sviluppare. Il MTBS, fondato sugli assunti del Costruttivismo Radicale e della Pragmatica della Comunicazione Umana di Paul Watzlawick, considera le esperienze che il soggetto concretamente vive quali rappresentazioni del soggetto stesso, frutto di un complesso insieme di processi percettivi, emotivi e cognitivi in cui la comunicazione (con se stessi e con gli altri) ha un ruolo primario. La metodologia di intervento usata dal MTBS è quella del “conoscere cambiando”, secondo la quale si potranno rintracciare le matrici di un problema solo agendo concretamente per cercare di risolverlo, per questo il MTBS punta a sviluppare nei soggetti “consapevolezza operativa” ovvero la capacità di comprendere come una situazione problematica viene percepita e quali tentavi fallimentari di soluzione la mantengono, al fine di sviluppare nuove e diverse prospettive di pensiero e di azione. A tele scopo il MTBS prevede una sequenza di fasi: 1. Analisi del problema; 2. Individuazione delle Tentate Soluzioni Ridondanti Disfunzionali (pensieri e agiti comunicativi) che mantengono il problema; 3. Acquisizione di consapevolezza sugli effetti di tali agiti; 4. Implementazione di nuove strategie di azione; 5. Verifica degli effetti. Viene qui presentato un intervento formativo che ha coinvolto 21 PCD impegnate in corsi di qualificazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo; esso è consistito nel simulare situazioni di lavoro che richiedono CT (es., gestire conflitti, dare/ricevere feedback, cooperare) e nel guidare i formandi nell’uso degli strumenti previsti dal MTBS. Le PCD hanno potuto concretamente sperimentare le sequenze del MTBS al fine di farle proprie e hanno appreso utili tecniche di problem solving (es., Come Peggiorare Volontariamente, Tecnica dello Scalatore). Essi hanno inoltre attivato processi riflessivi sul loro stile comunicativo, imparando ad agire una comunicazione strategica, al tempo stesso digitale (organizzata e coerente) ed analogica (che tiene conto ed esprime il vissuto emotivo proprio ed altrui). L’efficacia del metodo è stata discussa in due focus group con i formandi: il primo, svolto al termine della formazione, ha mostrato che le CT di problem solving e comunicazione strategica erano state acquisite, il secondo, a due mesi dalla fine del training, ha evidenziato la capacità di usare queste CT anche in contesti esterni all’aula e a distanza di tempo.
Promuovere employability in persone con disabilità attraverso il MTBS
Mariani V.;Facincani M.
2024-01-01
Abstract
Questo contributo illustra un intervento formativo basato su tecniche del Modello di Terapia Breve Strategica (MTBS) di per promuovere competenze trasversali (CT) utili ad incrementare employability in persone con disabilità (PCD). L’employability, ovvero l’attitudine ad approcciare proattivamente il mondo del lavoro e ad agire in modo efficace una volta entrati in esso, è sorretta da CT di problem solving (i.e., la capacità di definire obiettivi chiari e concreti e di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento) e di comunicazione strategica (efficace ed adeguata al contesto) che il MTBS permette di sviluppare. Il MTBS, fondato sugli assunti del Costruttivismo Radicale e della Pragmatica della Comunicazione Umana di Paul Watzlawick, considera le esperienze che il soggetto concretamente vive quali rappresentazioni del soggetto stesso, frutto di un complesso insieme di processi percettivi, emotivi e cognitivi in cui la comunicazione (con se stessi e con gli altri) ha un ruolo primario. La metodologia di intervento usata dal MTBS è quella del “conoscere cambiando”, secondo la quale si potranno rintracciare le matrici di un problema solo agendo concretamente per cercare di risolverlo, per questo il MTBS punta a sviluppare nei soggetti “consapevolezza operativa” ovvero la capacità di comprendere come una situazione problematica viene percepita e quali tentavi fallimentari di soluzione la mantengono, al fine di sviluppare nuove e diverse prospettive di pensiero e di azione. A tele scopo il MTBS prevede una sequenza di fasi: 1. Analisi del problema; 2. Individuazione delle Tentate Soluzioni Ridondanti Disfunzionali (pensieri e agiti comunicativi) che mantengono il problema; 3. Acquisizione di consapevolezza sugli effetti di tali agiti; 4. Implementazione di nuove strategie di azione; 5. Verifica degli effetti. Viene qui presentato un intervento formativo che ha coinvolto 21 PCD impegnate in corsi di qualificazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo; esso è consistito nel simulare situazioni di lavoro che richiedono CT (es., gestire conflitti, dare/ricevere feedback, cooperare) e nel guidare i formandi nell’uso degli strumenti previsti dal MTBS. Le PCD hanno potuto concretamente sperimentare le sequenze del MTBS al fine di farle proprie e hanno appreso utili tecniche di problem solving (es., Come Peggiorare Volontariamente, Tecnica dello Scalatore). Essi hanno inoltre attivato processi riflessivi sul loro stile comunicativo, imparando ad agire una comunicazione strategica, al tempo stesso digitale (organizzata e coerente) ed analogica (che tiene conto ed esprime il vissuto emotivo proprio ed altrui). L’efficacia del metodo è stata discussa in due focus group con i formandi: il primo, svolto al termine della formazione, ha mostrato che le CT di problem solving e comunicazione strategica erano state acquisite, il secondo, a due mesi dalla fine del training, ha evidenziato la capacità di usare queste CT anche in contesti esterni all’aula e a distanza di tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.