Nel contributo si concentra l’attenzione su una delle due cinte murarie tardoantiche di Aquileia, su cui sono in corso indagini archeologiche da parte dell’Università di Verona nell’ambito del progetto di scavo del grande mercato e appunto delle fortificazioni tardoantiche ubicati all’estremità sud-orientale di Aquileia, già oggetto di scavo di Giovanni Brusin negli anni Cinquanta del Novecento. La costruzione del muro in uno strato di riporto del tutto incoerente, vicino al corso del Natissa, richiese un complesso sistema di bonifica del terreno e di consolidamento spondale in anfore e pali lignei, che sono stati oggetto di analisi dendrocronologiche e radiocarboniche. Inoltre, negli scavi si è individuata un’ulteriore struttura in legno in corrispondenza di un’apertura nel muro: costituita da tre travi disposte in senso N-S e parallele fra loro e da cinque assi disposte in senso E-W, essa sembra interpretabile come un elemento di chiusura, originariamente usato per bloccare l’apertura stessa e poi crollato ai piedi del muro. I dati emersi dallo studio delle anfore e dalle analisi sui legni sembrano inquadrare la datazione della cinta nel secondo quarto del V secolo d.C.

Fondazioni in legno e anfore: il caso delle mura tardoantiche di Aquileia (Udine)

Patrizia Basso;Diana Dobreva;Nicoletta Martinelli
2023-01-01

Abstract

Nel contributo si concentra l’attenzione su una delle due cinte murarie tardoantiche di Aquileia, su cui sono in corso indagini archeologiche da parte dell’Università di Verona nell’ambito del progetto di scavo del grande mercato e appunto delle fortificazioni tardoantiche ubicati all’estremità sud-orientale di Aquileia, già oggetto di scavo di Giovanni Brusin negli anni Cinquanta del Novecento. La costruzione del muro in uno strato di riporto del tutto incoerente, vicino al corso del Natissa, richiese un complesso sistema di bonifica del terreno e di consolidamento spondale in anfore e pali lignei, che sono stati oggetto di analisi dendrocronologiche e radiocarboniche. Inoltre, negli scavi si è individuata un’ulteriore struttura in legno in corrispondenza di un’apertura nel muro: costituita da tre travi disposte in senso N-S e parallele fra loro e da cinque assi disposte in senso E-W, essa sembra interpretabile come un elemento di chiusura, originariamente usato per bloccare l’apertura stessa e poi crollato ai piedi del muro. I dati emersi dallo studio delle anfore e dalle analisi sui legni sembrano inquadrare la datazione della cinta nel secondo quarto del V secolo d.C.
2023
978-88-5491-400-1
Aquileia tardoantica, anfore, pali lignei, sottofondazione, cinta muraria esterna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1116378
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