Alla luce del settimo centenario dantesco, si intende indagare come alcuni elementi “marginali” degli adattamenti danteschi contemporanei promuovano e sostengano l’Agenda 2030 e i suoi diciassette obiettivi sostenibili. Prendendo in esame alcuni spettacoli rappresentati in Europa tra il 2018 e il 2021, si mostrerà come il messaggio dantesco articolato nelle tre Cantiche della Divina Commedia diventi un’occasione per dare spazio alle istanze contemporanee di dignità umana, cura per l’altro e per l’ambiente. In particolar modo si evidenzierà come il Purgatorio — luogo di riflessione, pentimento e affinamento attraverso il suo emblematico paradiso terrestre — sia un passaggio che offre significativi spunti creativi di allestimento, espressi principalmente negli elementi scenografici e luministici piuttosto che nella drammaturgia. Sulle scene europee, e non solo, i personaggi principali della Commedia dantesca sono tratti dagli episodi più emblematici delle tre Cantiche e i suoi versi vengono tendenzialmente recitati in modo puntuale. Diverso è invece il ruolo affidato ai comparti scenografico e illuminotecnico. Negli allestimenti analizzati come case studies si evidenzierà il significato affidato ad alcuni coefficienti “marginali” (come costumi, decor e giochi di luci), talvolta non pienamente compreso dallo spettatore. Proprio attraverso questi elementi le istanze e le problematiche della contemporaneità vengono veicolate al pubblico. Mettendo in scena tematiche del cambiamento climatico e della responsabilità dell’uomo rispetto al sistema Terra, questi spettacoli danteschi sostengono e promuovono attivamente le azioni indicate dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, entrando in risonanza con le molteplici campagne di sensibilizzazione a livello globale, non da ultimo le proteste dei Fridays for the Future (2019).
Rappresentazioni dantesche contemporanee a sostegno dell'Agenda 2030.
Sara Fontana
2023-01-01
Abstract
Alla luce del settimo centenario dantesco, si intende indagare come alcuni elementi “marginali” degli adattamenti danteschi contemporanei promuovano e sostengano l’Agenda 2030 e i suoi diciassette obiettivi sostenibili. Prendendo in esame alcuni spettacoli rappresentati in Europa tra il 2018 e il 2021, si mostrerà come il messaggio dantesco articolato nelle tre Cantiche della Divina Commedia diventi un’occasione per dare spazio alle istanze contemporanee di dignità umana, cura per l’altro e per l’ambiente. In particolar modo si evidenzierà come il Purgatorio — luogo di riflessione, pentimento e affinamento attraverso il suo emblematico paradiso terrestre — sia un passaggio che offre significativi spunti creativi di allestimento, espressi principalmente negli elementi scenografici e luministici piuttosto che nella drammaturgia. Sulle scene europee, e non solo, i personaggi principali della Commedia dantesca sono tratti dagli episodi più emblematici delle tre Cantiche e i suoi versi vengono tendenzialmente recitati in modo puntuale. Diverso è invece il ruolo affidato ai comparti scenografico e illuminotecnico. Negli allestimenti analizzati come case studies si evidenzierà il significato affidato ad alcuni coefficienti “marginali” (come costumi, decor e giochi di luci), talvolta non pienamente compreso dallo spettatore. Proprio attraverso questi elementi le istanze e le problematiche della contemporaneità vengono veicolate al pubblico. Mettendo in scena tematiche del cambiamento climatico e della responsabilità dell’uomo rispetto al sistema Terra, questi spettacoli danteschi sostengono e promuovono attivamente le azioni indicate dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, entrando in risonanza con le molteplici campagne di sensibilizzazione a livello globale, non da ultimo le proteste dei Fridays for the Future (2019).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.