Il contributo prende in esame un caso trattato dalle corti statunitensi – Force v. Facebook – al fine di indagare se possa sussistere una responsabilità penale in capo agli internet service provider per la veicolazione di contenuti illeciti da parte di terzi e, in particolare, se l’uso di algoritmi di associazione e filtraggio capaci di selezionare i contributi più apprezzati e di garantirne un’enorme diffusione possa far perdere loro la tradizionale qualifica di “intermediari neutri” in favore del riconoscimento di un ruolo attivo nella commissione del reato, soprattutto alla luce dell’enorme autonomia di cui queste nuove tecnologie dispongono e dell’irrilevante ruolo dei gestori di piattaforme online nell’esposizione dei contenuti. L’analisi della sentenza darà l’impulso ad una riflessione in chiave comparatistica che non mancherà di esaminare, da ultimo, le posizioni espresse in proposito dalla giurisprudenza nostrana, nel tentativo di isolare alcune fondamentali questioni e di individuare possibili risposte.

Responsabilità penale dell’Internet service provider e concorso degli algoritmi negli illeciti online. Il caso Force v. Facebook

BACCIN ALICE
2020-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame un caso trattato dalle corti statunitensi – Force v. Facebook – al fine di indagare se possa sussistere una responsabilità penale in capo agli internet service provider per la veicolazione di contenuti illeciti da parte di terzi e, in particolare, se l’uso di algoritmi di associazione e filtraggio capaci di selezionare i contributi più apprezzati e di garantirne un’enorme diffusione possa far perdere loro la tradizionale qualifica di “intermediari neutri” in favore del riconoscimento di un ruolo attivo nella commissione del reato, soprattutto alla luce dell’enorme autonomia di cui queste nuove tecnologie dispongono e dell’irrilevante ruolo dei gestori di piattaforme online nell’esposizione dei contenuti. L’analisi della sentenza darà l’impulso ad una riflessione in chiave comparatistica che non mancherà di esaminare, da ultimo, le posizioni espresse in proposito dalla giurisprudenza nostrana, nel tentativo di isolare alcune fondamentali questioni e di individuare possibili risposte.
2020
Responsabilità penale Internet Service Provider
Social network
algoritmi
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Descrizione: Baccin A., RESPONSABILITÀ PENALE DELL’INTERNET SERVICE PROVIDER E CONCORSO DEGLI ALGORITMI NEGLI ILLECITI ONLINE: IL CASO FORCE V. FACEBOOK
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1096547
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