Introduzione. I bambini nati nell’era digitale interagiscono fin dall’età prescolare con strumenti tecnologici che li espongono ad una varietà di testi digitali oltre che cartacei. Secondo recenti meta-analisi, la comprensione di testi cartacei è migliore rispetto a quella di testi digitali, sebbene la lettura sullo schermo sia preferita a quella su carta (Clinton, 2019; Delgado et al., 2018). Questi studi, tuttavia, hanno incluso soprattutto studenti di scuola secondaria e universitari. Le ricerche, inoltre, suggeriscono che la comprensione di testi letti su schermo è influenzata sia da abilità cognitive, coinvolte anche nella comprensione di testi cartacei, sia da abilità digitali di base che consentono l’uso del mezzo digitale e si sviluppano dall’età prescolare (Hahnel et al., 2016). Questo studio longitudinale estende le ricerche precedenti a bambini di classe Ia e ha due obiettivi: (1) confrontare la comprensione di testi letti su carta e sullo schermo di un computer, sia di genere narrativo che espositivo, nonché la preferenza per i due mezzi di lettura alla fine della classe Ia (Tempo 2) e (2) analizzare se possibili differenze legate al mezzo e al genere testuale siano predette da memoria di lavoro (ML), abilità inferenziali e digitali di base misurate alla fine della scuola dell’infanzia (Tempo 1). Metodo. Hanno partecipato 63 bambini (35 F; Metà al T1 = 5.8 anni; DS = .03) a cui sono state somministrate: al T1 una prova di ML, una di generazione di inferenze e una check-list per testare l’esecuzione di abilità digitali di base; al T2 due testi, uno narrativo e uno descrittivo, per ognuno dei due mezzi (carta e schermo), presentati in ordine randomizzato, due domande di preferenza per il mezzo di lettura somministrate prima e dopo la lettura dei testi, e una prova standardizzata di decodifica. Risultati. (1) Un modello misto con fattori Mezzo e Genere Testuale ha evidenziato un’interazione significativa, F(1,186) = 12.37, p < .001, indice di una differenza significativa tra comprensione del testo narrativo cartaceo e digitale in favore del primo, t(62) = 2.74, p = .008. Inoltre, da un test binomiale, non è emersa una preferenza per la lettura su schermo prima (48% vs 52%) ma solo dopo la somministrazione dei testi (78% vs 22%; p = .001). (2) Un modello di regressione lineare ha mostrato che la differenza tra comprensione del testo narrativo cartaceo e digitale al T2 era predetta in modo significativo e negativo solo dalle abilità digitali di base al T1, ß = -.42; p < .01, al netto dell’abilità di decodifica. Conclusioni. Dai risultati emerge uno svantaggio nella comprensione di testi narrativi digitali rispetto a testi cartacei in giovani lettori che è relato a basse capacità di utilizzo del mezzo digitale. Queste conoscenze contribuiscono a definire modelli teorici sui diversi fattori implicati nella comprensione dei testi digitali e suggeriscono di supportare le abilità digitali di base come precursori della digital literacy.
Comprensione di Testi letti su carta e schermo in Bambini di Classe Prima: Contributi longitudinali di Abilità Cognitive e Digitali.
Florit E.;
2021-01-01
Abstract
Introduzione. I bambini nati nell’era digitale interagiscono fin dall’età prescolare con strumenti tecnologici che li espongono ad una varietà di testi digitali oltre che cartacei. Secondo recenti meta-analisi, la comprensione di testi cartacei è migliore rispetto a quella di testi digitali, sebbene la lettura sullo schermo sia preferita a quella su carta (Clinton, 2019; Delgado et al., 2018). Questi studi, tuttavia, hanno incluso soprattutto studenti di scuola secondaria e universitari. Le ricerche, inoltre, suggeriscono che la comprensione di testi letti su schermo è influenzata sia da abilità cognitive, coinvolte anche nella comprensione di testi cartacei, sia da abilità digitali di base che consentono l’uso del mezzo digitale e si sviluppano dall’età prescolare (Hahnel et al., 2016). Questo studio longitudinale estende le ricerche precedenti a bambini di classe Ia e ha due obiettivi: (1) confrontare la comprensione di testi letti su carta e sullo schermo di un computer, sia di genere narrativo che espositivo, nonché la preferenza per i due mezzi di lettura alla fine della classe Ia (Tempo 2) e (2) analizzare se possibili differenze legate al mezzo e al genere testuale siano predette da memoria di lavoro (ML), abilità inferenziali e digitali di base misurate alla fine della scuola dell’infanzia (Tempo 1). Metodo. Hanno partecipato 63 bambini (35 F; Metà al T1 = 5.8 anni; DS = .03) a cui sono state somministrate: al T1 una prova di ML, una di generazione di inferenze e una check-list per testare l’esecuzione di abilità digitali di base; al T2 due testi, uno narrativo e uno descrittivo, per ognuno dei due mezzi (carta e schermo), presentati in ordine randomizzato, due domande di preferenza per il mezzo di lettura somministrate prima e dopo la lettura dei testi, e una prova standardizzata di decodifica. Risultati. (1) Un modello misto con fattori Mezzo e Genere Testuale ha evidenziato un’interazione significativa, F(1,186) = 12.37, p < .001, indice di una differenza significativa tra comprensione del testo narrativo cartaceo e digitale in favore del primo, t(62) = 2.74, p = .008. Inoltre, da un test binomiale, non è emersa una preferenza per la lettura su schermo prima (48% vs 52%) ma solo dopo la somministrazione dei testi (78% vs 22%; p = .001). (2) Un modello di regressione lineare ha mostrato che la differenza tra comprensione del testo narrativo cartaceo e digitale al T2 era predetta in modo significativo e negativo solo dalle abilità digitali di base al T1, ß = -.42; p < .01, al netto dell’abilità di decodifica. Conclusioni. Dai risultati emerge uno svantaggio nella comprensione di testi narrativi digitali rispetto a testi cartacei in giovani lettori che è relato a basse capacità di utilizzo del mezzo digitale. Queste conoscenze contribuiscono a definire modelli teorici sui diversi fattori implicati nella comprensione dei testi digitali e suggeriscono di supportare le abilità digitali di base come precursori della digital literacy.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.