Tornata a sindacare i vizi nella comunicazione al difensore del decreto di riconoscimento dell’ordine europeo di indagine, con l’ultima pronuncia la Corte di cassazione esclude ogni conseguenza invalidante, aprendo così un contrasto, nella giurisprudenza di legittimità, che induce ad approfondire le ragioni sottostanti e valutarne le future ricadute nel contesto della procedura “passiva” e del più ampio sistema di nullità processuali e sanatorie.

Ancora sulla comunicazione del decreto di riconoscimento dell'ordine europeo di indagine: verso una resa dei conti

Lorenzetto Elisa
2021-01-01

Abstract

Tornata a sindacare i vizi nella comunicazione al difensore del decreto di riconoscimento dell’ordine europeo di indagine, con l’ultima pronuncia la Corte di cassazione esclude ogni conseguenza invalidante, aprendo così un contrasto, nella giurisprudenza di legittimità, che induce ad approfondire le ragioni sottostanti e valutarne le future ricadute nel contesto della procedura “passiva” e del più ampio sistema di nullità processuali e sanatorie.
2021
"ordine europeo di indagine penale", "decreto di riconoscimento", "comunicazione"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1060960
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