Il saggio ripercorre l'analisi già a suo tempo prospettata dal prof. Bernardi delle diverse eccezioni con cui deve intendersi il termine "diritto penale comunitario" o più ampiamente diritto penale europeo. In particolare, rispetto all'epoca di un primo importante Convegno organizzato a Trento con il prof. Jescheck alla fine degli anni 90 si è profondamente evoluto il quadro della materia, ferma restando la distinzione fra l'ambito delle sanzioni amministrative europee aventi comunque natura punitiva, che ha avuto un ampio sviluppo pur presentando non pochi problemi rispetto al principio del ne bis in idem, quello dell'influenza del diritto europeo sul diritto penale nelle diverse forme in particolare dell'interpetazione conforme, ed infine quello della competenza penale dell'Unione, che era stata implicitamente affermata in capo alla Comunità dalla giurisrpudenza della Corte di Giustizia accanto alle competenze del terzo pilastro dell'Unione, ma che poi con il Trattato di Lisbona è divenuta una esplicita competenza penale concorrente con quella degli stati in importanti ambiti di intervento. Il contributo si chiude, dopo un richiamo critico alla vicenda del caso Taricco, chiuso sbrigativamente dalla nostra Corte Costituzionale senza adeguata considerazione dei principi di primazia del diritto europeo, con l'auspicio che alla luce dell'esperienza giuridica e del contributo dottrinale degli studiosi europei si sviluppi ulteriormente, pur nel rispetto delle garanzie penalistiche, il campo del diritto penale europeo.
SUI "TRE VOLTI" DEL DIRITTO PENALE COMUNITARIO: PASSATO E FUTURO
PICOTTI L.
2021-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre l'analisi già a suo tempo prospettata dal prof. Bernardi delle diverse eccezioni con cui deve intendersi il termine "diritto penale comunitario" o più ampiamente diritto penale europeo. In particolare, rispetto all'epoca di un primo importante Convegno organizzato a Trento con il prof. Jescheck alla fine degli anni 90 si è profondamente evoluto il quadro della materia, ferma restando la distinzione fra l'ambito delle sanzioni amministrative europee aventi comunque natura punitiva, che ha avuto un ampio sviluppo pur presentando non pochi problemi rispetto al principio del ne bis in idem, quello dell'influenza del diritto europeo sul diritto penale nelle diverse forme in particolare dell'interpetazione conforme, ed infine quello della competenza penale dell'Unione, che era stata implicitamente affermata in capo alla Comunità dalla giurisrpudenza della Corte di Giustizia accanto alle competenze del terzo pilastro dell'Unione, ma che poi con il Trattato di Lisbona è divenuta una esplicita competenza penale concorrente con quella degli stati in importanti ambiti di intervento. Il contributo si chiude, dopo un richiamo critico alla vicenda del caso Taricco, chiuso sbrigativamente dalla nostra Corte Costituzionale senza adeguata considerazione dei principi di primazia del diritto europeo, con l'auspicio che alla luce dell'esperienza giuridica e del contributo dottrinale degli studiosi europei si sviluppi ulteriormente, pur nel rispetto delle garanzie penalistiche, il campo del diritto penale europeo.File | Dimensione | Formato | |
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