Nel settembre 1848 Luigi Cagnoli (1772-1854), modenese, censore delle stampe e dei teatri fin dall’età napoleonica, pronunciava il discorso "Della stampa e della censura", esempio di quel cauto riformismo che caratterizzò la politica culturale estense dopo l’insediamento di Francesco V, duca di Modena e Reggio. Pur condannando Rousseau e Voltaire come autori pericolosi e ‘sovversivi’, Cagnoli polemizza nei confronti delle «convulse aberrazioni» di una censura dispotica, e prende in considerazione l’ipotesi che i testi proibiti siano conservati nelle biblioteche e concessi alla consultazione di lettori selezionati, dimostrando di avere ben presente il carattere relativo e opinabile di ogni intervento censorio, interpretato alla luce delle necessarie «precauzioni» da adottare in tempi segnati da mutamenti politici, sociali e culturali
Fisionomia di un censore: Luigi Cagnoli e il controllo della stampa
Salvade', Anna Maria
2017-01-01
Abstract
Nel settembre 1848 Luigi Cagnoli (1772-1854), modenese, censore delle stampe e dei teatri fin dall’età napoleonica, pronunciava il discorso "Della stampa e della censura", esempio di quel cauto riformismo che caratterizzò la politica culturale estense dopo l’insediamento di Francesco V, duca di Modena e Reggio. Pur condannando Rousseau e Voltaire come autori pericolosi e ‘sovversivi’, Cagnoli polemizza nei confronti delle «convulse aberrazioni» di una censura dispotica, e prende in considerazione l’ipotesi che i testi proibiti siano conservati nelle biblioteche e concessi alla consultazione di lettori selezionati, dimostrando di avere ben presente il carattere relativo e opinabile di ogni intervento censorio, interpretato alla luce delle necessarie «precauzioni» da adottare in tempi segnati da mutamenti politici, sociali e culturaliFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cagnoli censura.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
124.76 kB
Formato
Adobe PDF
|
124.76 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.